Il sogno africano cresce l’economia, la disoccupazione, l’Aids, la criminalità

Pubblicato il 31 Luglio 2013 alle 13:41 Autore: Raffaele Masto

Il sogno africano: cresce l’economia, la disoccupazione, l’Aids, la criminalità

Eccolo, il miracolo economico africano. Il paese più dinamico del continente, cioè il Sudafrica, la potenza continentale riconosciuta, la Nazione che investe all’estero e che è membro dei paesi emergenti denominati, con un acronimo, BRICS (la “S” finale sta proprio per Sudafrica) ha registrato l’ennesimo record negativo pur continuando ad essere considerato una economia super promettente.

Il record negativo è la disoccupazione che ha toccato il 25,6 per cento, vale a dire circa sette milioni di persone dei circa diciotto che compongono la popolazione attiva. Poco meno di un terzo dei lavoratori.

Il Sudafrica poi detiene una serie di record negativi nel continente: quello dei sieropositivi all’HIV, per esempio. Ma può anche vantare (si fa per dire) livelli di bassa istruzione e di criminalità tra i più alti del mondo. Alcune città sudafricane, come Johannesburg per esempio, sono considerate tra le più insicure del pianeta.

Il dato sulla disoccupazione non stupisce, anzi era atteso. Anzi, sono attesi anche peggioramenti su tutti gli indicatori sociali come l’accesso alla sanità e all’istruzione.

E, non ultimo, il Sudafrica è uno dei paesi nel quale la conflittualità sindacale è tra le più aspre. E’ di pochi mesi fa il massacro nella miniera di platino della LonMin di 34 minatori colpiti alla spalle dalla polizia che ha sparato sulla folla di lavoratori che scioperava.

Se fosse accaduto ai tempi dell’apartheid, forse ci sarebbe indignati di più. Ma questa volta, siccome a compierlo è stata una polizia di agenti neri e una classe politica di neri, l’indignazione è finita presto.

Al Sudafrica del dopo Mandela sembra interessare di più che il paese mantenga costo del lavoro basso, che rimanga un paese emergente, cioè capace di competere con altri grandi investitori (vedi Cina, Russia, India) in Africa.

Insomma non è proprio il paese che avrebbe voluto Mandela, che continua ad essere ricoverato in ospedale e del quale tutti si contenderanno l’eredità.

 

Tratto da http://www.buongiornoafrica.it/

Blog a cura di Raffaele Masto e della rivista “Africa, missione e cultura”

L'autore: Raffaele Masto

Giornalista di Radio Popolare-Popolare Network. E' stato inviato in Medio Oriente, in America Latina ma soprattutto in Africa dove ha seguito le crisi politiche e i conflitti degli ultimi 25 anni. Per Sperling e Kupfer ha scritto "In Africa", "L'Africa del Tesoro". Sempre per Sperling e Kupfer ha scritto "Io Safiya" la storia di una donna nigeriana condannata alla lapidazione per adulterio. Questo libro è stato tradotto in sedici paesi. L'ultimo suo libro è uscito per per Mondadori: "Buongiorno Africa" (2011). E' inoltre autore del blog Buongiornoafrica.it
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