Scissione Pdl Alfano rompe con Berlusconi “No a Forza Italia” Berlusconi amareggiato e deluso

Pubblicato il 15 Novembre 2013 alle 21:51 Autore: Giuseppe Spadaro
Scissione Pdl Alfano

Scissione Pdl Alfano non aderirà a Forza Italia. Per sintetizzare le ultime settimane del Pdl potremmo dire “tanto tuonò che piovve”. Dopo settimane di lunghe discussioni il Pdl si divide in due blocchi. Da una parte Berlusconi la nuova ‘Forza Italia’. Dall’altro Alfano ed il gruppo dei ministri Pdl che daranno vita a nuovi gruppi parlamentari il cui nome sarà “nuovo centro destra”.

Pdl: Alfano annuncia gruppi autonomi . E’ stata sofferta tra i ‘governativi’ del Pdl la decisione di certificare, con la formazione di gruppi autonomi, la rottura dentro il partito. Quando Angelino Alfano ha annunciato il passaggio considerato ormai inevitabile, c’e’ stato un momento di commozione nella sala del palazzo Santa Chiara dove il vicepremier e i ministri si sono riuniti con parlamentari e presidenti di Regione. Piu’ di uno, racconta chi era presente, e’ scoppiato in lacrime.

Pdl Fitto “Da Alfano atto gravissimo contro Berlusconi – Da Alfano è venuto un atto gravissimo contro la sua stessa storia e contro Silvio Berlusconi, i nostri programmi e i nostri elettori. Il vero popolo di centrodestra giudicherà. Queste le parole di Raffaele Fitto, deputato del Pdl e leader dei cosiddetti “lealisti” a commento della decisione di Alfano di dar vita a gruppi autonomi.

Pdl Reazioni allo strappo di Alfano: Schifani dimissioni da capogruppo –  “Dopo aver preso atto della costituzione del nuovo gruppo al Senato, nato da una costola del Pdl, ritengo doveroso rassegnare le mie dimissioni da presidente del gruppo del Popolo della Libertà a Palazzo Madama” ha detto il presidente dei senatori del Pdl, Renato Schifani.

 

Pdl Si dimette anche Esposito vicepresidente senatori – “Caro Presidente Berlusconi, mi riconosco pienamente nel suo messaggio inviato ai parlamentari del Pdl. Credo ancora in quei valori e in quelle idee per cambiare l’Italia nell’interesse di tutti i cittadini. Ho a cuore il programma del Pdl che milioni di cittadini hanno votato alle scorse elezioni”. Esposito, sottolineando che “esiste un Paese, l’Italia, che ha bisogno di un governo stabile e serio”, annuncia: “Per questo rassegno le mie dimissioni dal gruppo Pdl al Senato, del quale ero vicepresidente”.

Berlusconi amareggiato e deluso – Dopo lo strappo di Alfano, Berlusconi viene descritto amareggiato e deluso. Tuttavia la notizia, dice chi ha incontrato Berlusconi a Palazzo Grazioli dopo l’addio di Alfano, ha caricato il già presidente del consiglio in vista del consiglio nazionale da cui nascerà la nuova Forza Italia. Berlusconi, al di là del dispiacere personale nei confronti di Alfano, non nasconde la rabbia per aver tentato fino all’ultimo di tenere con sé il suo ex pupillo offrendo garanzie sul partito. Il vero punto di rottura, raccontano, è stato sul governo. In particolare quando gli alfaniani hanno chiesto che la tenuta dell’esecutivo fosse separata concettualmente dalla decadenza e venisse confermata dai lealisti, nero su bianco.

Alfano punto di riferimento per il premier Letta – Letta ha in Alfano un punto di riferimento insieme ai suoi nuovi gruppi per far continuare l’esperienza di Governo. Da ambienti vicini al Governo si sottolinea la volontà di Letta di andare avanti con la maggioranza che si stava esplicitando già il 2 ottobre scorso con il voto di fiducia al Senato. In questo quadro, Letta segue con il massimo rispetto l’evoluzione della situazione nel centrodestra e ribadisce ai suoi interlocutori che la maggioranza andrà avanti a prescindere dalle sorti parlamentari del Cavaliere.

Alfano “Combatteremo per affermare le nostre idee” – Nella riunione dei ‘governativi’ Alfano parlando coi deputati a lui vicini: “ci attaccheranno ma ci difenderemo senza paura combatteremo per affermare le nostre idee. Questa sera – ha aggiunto – abbiamo un grande alleato: la nostra buona coscienza, la buona coscienza di chi le ha provate tutte prima di arrivare a questa decisione”.

L'autore: Giuseppe Spadaro

Direttore Responsabile di Termometro Politico. Iscritto all'Ordine dei Giornalisti (Tessera n. 149305) Nato a Barletta, mi sono laureato in Comunicazione Politica e Sociale presso l'Università degli Studi di Milano. Da sempre interessato ai temi sociali e politici ho trasformato la mia passione per la scrittura (e la lettura) nel mio mestiere che coltivo insieme all'amore per il mare e alla musica.
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