Marò accusati di terrorismo, Letta e Bonino: “Inaccettabile”

Pubblicato il 10 Febbraio 2014 alle 09:35 Autore: Redazione
india marò

Marò accusati di terrorismo, Letta e Bonino: “Inaccettabile”

Tiene ancora banco il caso dei Marò italiani. Interviene con una nota Palazzo Chigi per dire che “il capo d’imputazione presentato oggi in India dall’Attorney General, che prevede di giudicare il caso dei due fucilieri di marina italiani sulla base della legge antipirateria (Sua), è assolutamente sproporzionato e incomprensibile: assimila l’incidente a un atto di terrorismo. L’Italia non è un Paese terrorista. Qualora fosse convalidata dalla Corte Suprema, questa tesi sarebbe assolutamente inaccettabile”.

“Si tratterebbe – continua la nota – di una decisione lesiva della dignità dell’Italia quale Stato sovrano, di cui i due Fucilieri della Marina sono organi impegnati nel contrasto alla pirateria conformemente alla legislazione italiana, al diritto internazionale e alle decisioni rilevanti del Consiglio di sicurezza dell’Onu. Si tratterebbe di un esito di estrema gravità, sconcertante e contraddittorio. Esso comporterebbe conseguenze negative nelle relazioni con l’Italia e con l’Unione Europea, con ripercussioni altrettanto negative anche sulla lotta globale contro la pirateria”.

Maro, Governo italiano Non intendiamo recedere

Palazzo Chigi “Non intendiamo recedere” – Richiesta ufficiale del governo italiano che “chiede che la Corte Suprema, nella propria seduta del 18 febbraio prossimo, decida di portare il caso nella sua corretta dimensione, in ottemperanza con la sentenza del 18 gennaio 2013 della stessa Corte che ha escluso la Sua tra le normative di riferimento ammesse per questo giudizio. Alla luce della decisione della Corte Suprema, il governo si riserva di assumere ogni iniziativa. Dopo due anni senza un capo d’accusa, non intendiamo recedere dal nostro obiettivo – conclude il comunicato – di riportare quanto prima a casa Salvatore Girone e Massimiliano Latorre e di vedere riconosciuti la loro dignità ed i loro diritti”.

Dal canto suo, il ministro degli Esteri Emma Bonino ha assicurato che porterà “certamente” la vicenda dei marò al Consiglio europeo dei ministri degli Esteri in programma domani a Bruxelles. Il titolare della Farnesina ha inoltre puntualizzato che “i marò non sono terroristi, nè è terrorista lo Stato italiano. Questo per noi è inaccettabile: politicizzare i casi è una tentazione che hanno in molti, certamente è vero che l’India è in campagna elettorale e queste sono ricostruzioni anche plausibili. Ma il punto è un altro, il punto è lo stato di diritto e la legge. Comunque siano le cose, le elezioni da noi o da loro, ciò non deve essere fatto pagare sulle spalle dei marò”.

In ogni caso, secondo il ministro, l’Italia ha «parecchi assi nella manica, che saranno valutati con calma, gradualità e determinazione: reagiremo con tutte le opzioni necessarie. Tutte le carte sono sul tavolo, a partire dalla forte alleanza internazionale e non solo europea che abbiamo costruito con grandissimo lavoro e che non era affatto scontata». E conclude: «Utilizzeremo appieno questo sforzo».


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