Prime grane per Renzi, due sottosegretari scomodi: Gentile (Ncd) e Barracciu (Pd)

Pubblicato il 1 Marzo 2014 alle 11:37 Autore: Giacomo Salvini

Appena nominati vice ministri e sottosegretari, il Governo Renzi si è trovato al centro di infuocate polemiche a causa di due nomine imbarazzanti alla carica di sottosegretari ai Ministeri delle Infrastrutture e Trasporti e della Cultura: sono, rispettivamente, Antonio Gentile del Nuovo Centrodestra e Francesca Barracciu, del Partito Democratico.

Tra le nove poltrone di governo assegnate a Ncd, è balzata agli onori della cronaca quella di Antonio Gentile già coordinatore regionale degli alfaniani in Calabria. Come ha rivelato stamattina Giovanni Tizian su l’Espressoa Cosenza comanda lui. Berlusconi o Alfano, da queste parti poco importa, è Gentile la garanzia: la gente si fida di lui”. Un politico già collaudato: segretario provinciale a 29 anni (accusato di un buco di 50 miliardi di lire della banca Carical, poi prosciolto), qualche tempo nel Psdi, ma la consacrazione definitiva arriva in Forza Italia. Dal 2001 siede a Palazzo Madama e ha ricoperto la carica di sottosegretario all’Economia nell’ultimo governo Berlusconi.

Barracciu e Gentile

Che cosa ha fatto gridare allo scandalo? In prima istanza, Gentile sembra ancora essere coinvolto in un’indagine sulla sanità calabrese di cui si sta occupando la procura distrettuale antimafia ma, soprattutto, perché una decina di giorni fa (nella notte tra il 18 e il 19 febbraio) il neo sottosegretario alle Infrastrutture e ai Trasporti è stato incolpato di aver fatto pressioni sul quotidiano l’Ora della Calabria al fine di evitare la pubblicazione di una notizia riguardante il figlio, Andrea Gentile, accusato di abuso d’ufficio, falso ideologico e associazione a delinquere nell’ambito del caso Asp (Associazione sanitaria provinciale di Cosenza).

A denunciare l’accaduto è stato il direttore del giornale calabrese, Luciano Regolo, che avrebbe ricevuto una telefonata intimidatoria dell’editore e dallo stampatore De Rose, che si poneva come “mediatore” con i Gentile. Regolo non ci sta e minaccia le dimissioni. Risultato? L’Ora della Calabria non va in stampa per il giorno successivo a causa di un “guasto” della rotativa. La notizia verrà pubblicata, comunque, sul sito online del giornale il giorno dopo. Su twitter, al momento della nomina a sottosegretario, si sono scatenate ironie al vetriolo e freddure d’ogni genere come: “#Antoniogentile nominato #sottosegretario all’intimidazione dei giornalisti per meriti sul campo”.

Il secondo ‘imbarazzo’ per il Governo appena costituitosi è la presenza di  Francesca Barracciu, prima candidata alle regionali in Sardegna e poi scaricata perché accusata di peculato (il Pd ha comunque vinto con Pigliaru, ndr). Sembrava potesse esserci un segno di discontinuità col passato: una candidata alla Presidenza della Giunta Regionale che si ritiri in quanto indagata nell’ambito di un’inchiesta che ha riguardato quasi tutti i gruppi consiliari. E invece, in Italia, se sei indagato non puoi diventare governatore. Ma sottosegretario sì.

La replica di Gentile. “Non ho mai chiesto a nessuno di bloccare notizie su presunte indagini che riguarderebbero mio figlio e di cui lo stesso non è a conoscenza. Contro di me si sono sollevate accuse infamanti, la macchina del fango partita dalla mia regione ha contaminato anche i grandi giornali”. In sua difesa si erano già schierati tanti esponenti Ncd, come  Schifani e Cicchitto. “Sul sottosegretario Gentile non abbiamo intenzione di accettare patenti di indegnità o di prestare il fianco a polemiche infondate”, tuona Renato Schifani. Secondo il presidente di Ncd “è in atto un’operazione mediatica e politica violenta, palesemente fondata sul nulla, e rispetto alla quale il Nuovo Centrodestra non si farà influenzare”. “Un’operazione – aggiunge – che, è giusto ricordare, nasce da Il Giornale, a dimostrazione che noi siamo considerati i veri nemici di Silvio Berlusconi e non paradossalmente il Partito democratico, che su questa vicenda cerca di scaricare i suoi malesseri interni”.

 

L'autore: Giacomo Salvini

Studente di Scienze Politiche alla Cesare Alfieri di Firenze. 20 anni, nato a Livorno. Mi occupo di politica e tutto ciò che ci gira intorno. Collaboro con Termometro Politico dal 2013. Su Twitter @salvini_giacomo
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