Cottarelli presenta i tagli alla spesa: “900 milioni in meno alla politica”

Pubblicato il 19 Marzo 2014 alle 19:29 Autore: Redazione

Oggi Matteo Renzi ha dato una prima occhiata al rapporto finale stilato da Carlo Cottarelli, commissario alla spending review. Qualche indiscrezioni era già trapelata nella giornata di ieri, ma soltanto in mattinata è arrivata l’ufficialità da Palazzo Chigi, per ciò che riguarda i tagli alla spesa pubblica. Le cesoie governative dovrebbero colpire maggiormente partiti ed enti locali, con una sforbiciata di 900 milioni nei prossimi tre anni. Queste i capisaldi del documento.

Finanziamento pubblico ai partiti – Cottarelli ha scritto sul suo rapporto che il disegno di legge licenziato dal Cdm dell’ex premier Letta e approvato qualche mese fa dal Parlamento “dovrà essere rivisto”. L’ex dipendente del Fondo monetario internazionale vuole dare un’accelerata all’abolizione del finanziamento pubblico ai partiti, seppur in maniera parziale.

Comuni, Regioni e Organi costituzionali – Sul fronte enti locali, Cottarelli ha proposto l’accorpamento dei comuni sotto ai 5.000 abitanti e la conseguente riduzione dei consiglieri e degli assegni; stessa sorte toccherà anche ai consigli regionali, ai quali si chiede di “approvare ulteriore riduzione dei consiglieri e dei loro vitalizi, con un monitoraggio stretto che eviti l’aggiramento delle misure”; infine, la spesa degli Organi costituzionali verrà tagliata del 25% entro il 2016, passando da 2,4 miliardi a 1,9 miliardi. Sarà, inoltre, vietato per le cariche pubbliche il cumulo delle pensioni.

Riscossione fiscale – Cottarelli ha individuato un meccanismo di pagamento eccessivamente gravoso per l’Erario: “Famiglie e imprese italiane versano le imposte in banca, e questa trasferisce i soldi alla Banca d’Italia dietro il pagamento di una provvigione – ha spiegato il commissario –. Il Tesoro dovrebbe aprire ora conti correnti presso le stesse banche commerciali, in linea con le raccomandazioni della Bce. Questo scelta potrebbe portare a un risparmio di risorse quantificato in 400 milioni”.

La questione degli statali – Nell’audizione in Commissione Bilancio al Senato, Cottarelli non ha confermato del tutto l’indiscrezione di ieri sugli 85 mila esuberi in arrivo nel settore pubblico: “È una prima stima di massima indicata nel rapporto che va poi affinata nelle effettive riforme che devono essere chiarite nel 2014 – ha fatto sapere ai senatori presenti –. Sarà tutto più chiaro nella seconda fase di proposte che arriverà a settembre”.

Il totale della cura Cottarelli dovrebbe ammontare, nel 2014, a 7 miliardi di “risparmio massimo”, 18,1 nel 2015, 33,9 nel 2016. Ma il taglio dell’Irpef annunciato per maggio vale da solo 10 miliardi di euro.

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