Beppe Grillo “Se non siete onesti, votate Matteo Renzi”

Pubblicato il 4 Aprile 2014 alle 11:28 Autore: Stefano Merlino
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In un’intervista esclusiva andata in onda ieri sera su Servizio Pubblico, celebre programma di La7 condotto da Michele Santoro, Beppe Grillo attacca duramente il premier Matteo Renzi. Il comico genovese manda un messaggio agli italiani in vista delle imminenti Elezioni Europee: “È troppo facile votare Renzi, se non siete onesti, intelligenti e democratici votate lui”.

“IO NON SONO L’ANTAGONISTA DI RENZI” – Grillo, intervistato da Luca Bertazzoni, è un fiume in piena, “siete voi che dite che sono l’antagonista di Renzi ma”, spiega , “i veri antagonisti di Renzi sono tre: la democrazia, l’intelligenza e l’onestà”. Secondo il leader del Movimento 5 Stelle, protagonista a Pompei di un divertente siparietto con una prostituta che gli ha  chiesto di poter pagare le tasse, “è più comodo essere disonesti in Italia”.

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LA TECNICA DI BERLUSCONI – Il premier, per cercare di convincere gli elettori del Movimento 5 Stelle, starebbe usando “la tecnica di Berlusconi, che diceva di prendere la tesi dell’avversario, farla tua e così l’avversario rimane senza tesi” . E’ questa la durissima accusa mossa da Grillo, secondo cui sarebbe stato proprio il Cavaliere a consigliare Renzi: “Berlusconi gli ha detto, vai in tv e dì le stesse cose che dice Grillo”. Il comico poi, analizza quelli che sono stati i primi grandi segnali di cambiamento voluti dal Governo Renzi, l’abolizione delle Province e la vendita delle “auto blu”. “Abolizione delle Province? Non è vero, la Corte dei Conti dice che i costi aumenteranno, così come i Consiglieri”. “Renzi ha detto: metto all’asta le auto blu? Bene, 76 in vendita, ma c’è bando d’asta per comprarne 250”.

le riforme di renzi al governo

“LA DEMOCRAZIA E’ SPARITA” – Grillo affronta poi uno degli argomenti più discussi in questi giorni, l’abolizione del Senato.“Se ci metti al posto dei Senatori i Sindaci che sono tutti del Pd e del Pdl” dichiara,  “torneremo ad avere un Senato di nominati”. Il Senato, secondo il leader dei 5 Stelle, va sfoltito, “vanno diminuiti i costi, i numeri”, ma non deve assolutamente sparire: “Una parte del Senato deve restare, e deve avere una funzione di controllo”. L’abolizione del Senato, insomma, è un colpo mortale alla democrazia, “pure i vecchi costituzionalisti si sono incazzati, qua parlate dei grillini ma la democrazia è sparita”.

L'autore: Stefano Merlino

Sono nato nel 1987 e da sempre mi piace scrivere. stefano.merlino@termometropolitico.it (Twitter: @stefano_mago)
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