Berlusconi, possibilità di reinserimento sociale dopo la condanna?

Pubblicato il 7 Aprile 2014 alle 18:08 Autore: Alessandro Genovesi

In vista dell’imminente sconto della condanna subìta nel processo Mediaset, l’Uepeb (Ufficio esecuzioni penali esterne) ha avviato un indagine sociale sul leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi, tramite un assistente sociale. In casi come quello dell’ex premier, in sostanza, l’assistente sociale deve verificare se ci siano i presupposti di un reinserimento nella vita sociale per la persona condannata, analizzato il contesto in cui vive il soggetto e le sue frequentazioni.

E può accadere anche che sia verificato il suo eventuale pentimento rispetto al reato commesso: cosa, quest’ultima, piuttosto difficile, viste le continue dichiarazioni d’innocenza che lo stesso Berlusconi ha più volte ribadito, con conseguenti attacchi all’autorità giudiziaria.

Il 10 aprile, intanto, i giudici milanesi del tribunale di sorveglianza decideranno se mandare l’ex Cavaliere in carcere, ai domiciliari o ai servizi sociali. A fianco del presidente Pasquale Nobile De Santis e del giudice Beatrice Crosti ci saranno anche due ricercatori universitari, iscritti a un albo ad hoc, per stabilire se a Berlusconi può essere concesso l’affidamento ai servizi sociali, ad oggi l’ipotesi più probabile.

L'autore: Alessandro Genovesi

Classe 1987, laureato in Giurisprudenza presso l'Università degli Studi di Udine, è da sempre appassionato di politica e di giornalismo. Oltre ad essere redattore di Termometro Politico, collabora con il quotidiano Il Gazzettino Su twitter è @AlexGen87
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