Salva-Roma, la maggioranza traballa. Sì della Camera, scontro Pd-M5S

Pubblicato il 11 Aprile 2014 alle 11:32 Autore: Carmela Adinolfi
si della camera al decreto salva-roma

La Camera dei Deputati ha approvato, ieri, in tarda serata, il decreto legge enti locali, meglio noto come “Salva-Roma”.

Dopo il sì della Camera, il testo passa al Senato, dove dovrà essere convertito in legge entro il 5 Maggio. Bagarre in aula, con i deputati dem contro i colleghi cinque stelle, al grido di “buffoni, buffoni”.

Una passaggio parlamentare non senza difficoltà quello del Salva Roma, su cui l’esecutivo Renzi ha apposto la fiducia. Il provvedimento è stato votato con 279 sì, un contrario e un astenuto. Il via libera è arrivato soltanto alla seconda votazione, dopo che il presidente della Camera Boldrini aveva sospeso la prima chiama per mancanza di numero legale, in assenza di 104 deputati.

A traballare è proprio la maggioranza: 62 gli assenti del Partito Democratico, fra cui le candidate alle europee, le tre deputate capolista Bonafè, Moretti e Mosca.  16 assenti su 28 quelli per il Nuovo Centrodestra di Alfano, 18 su 27 quelli di Scelta Civica e 8 su 9 quelli di PI. Assenti anche 53 parlamentari di Forza Italia, nel giorno in cui il sostituto procuratore generale del Tribunale di Sorveglianza di Milano, Antonio Lamanna, ha espresso parere favorevole per l’affidamento del leader Fi, Silvio Berlusconi, ai servizi sociali.

 

camera, passa decreto salva-roma

Un iter impervio quello che, dopo tre tentativi, trasferisce al Senato la discussione sulle nuove norme per gli enti locali. Un dl approvato dopo la discussione di 600 emendamenti nelle commissioni riunite di Finanze e Bilancio. Oltre alle misure per evitare il tracollo di Roma Capitale (600 milioni i soldi che arriveranno in Campidoglio, di cui 28,5 per l’incremento della raccolta differenziata), anche l’introduzione della Tasi (Tassa sui servizi indivisibili) e della Tari (Tariffa sui rifiuti). Misure queste che si aggiungono alla Iuc (imposta unica comunale), varata nel dicembre scorso dal governo Letta.

Il decreto fissa anche le scadenze per le autonomie locali, stabilendo il  pagamento della Tasi entro il 16 dicembre, così da permettere ai comuni di calcolare aliquote e detrazioni entro il 31 Maggio.

Salva-Roma” – nel decreto sugli enti locali, anche novità per la città del sindaco Ignazio Marino, che ha salutato l’approvazione come “un segnale importante, che rafforza il piano di risanamenti dei conti del Campidoglio”. Per la Capitale l’articolo 16 prevede novità sulle municipalizzate, buste paga per i dirigenti legate “ai risultati ottenuti” e piano a contrasto dell’evasione tributaria. Dismissione e vendita degli immobili di proprietà comunale per fare cassa e norme transitorie (unica rata per la prima casa e applicazione dell’aliquota base per gli altri immobili) per il pagamento della Tasi 2014.

L'autore: Carmela Adinolfi

Classe '89. Una laurea triennale in comunicazione e una specializzazione in Semiotica all'Alma Mater Studiorum. Da Salerno a Perugia, passando per Bologna. Esperta in comunicazione politica, ha approfondito l'ascesa al potere di Matteo Renzi. Interessi: dal marketing alla comunicazione politica fino alle nuove forme di giornalismo digitale. Scrive per Termometro Politico e si allena per diventare giornalista.
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