Appello di Grillo contro Renzi, dura reazione della sinistra dem: “Grillo è un ayatollah”

Pubblicato il 24 Settembre 2014 alle 12:28 Autore: Giuseppe Spadaro

Appello alla minoranza del Pd dal blog di Beppe Grillo sul tema lavoro e articolo 18. “Mandiamo a casa Renzi”, il senso della ‘chiamata’, firmata da Aldo Giannuli e incentrata sulla contestata riforma del lavoro. Che, a detta dello studioso ormai punto di riferimento del pianeta M5S, è una “controriforma” che “servirà solo a licenziare un po’ di lavoratori ‘garantiti’ magari quelli sindacalmente più attivi, per costituirli con altrettanti precari sottopagati. I giovani continueranno ad essere precari come sempre e senza neppure il miraggio di una assunzione a tempo indeterminato che, a questo punto, non avrebbe più alcuna differenza dall’attuale regime precario”.

grillo bersani renzi minoranza pd lavoro articolo 18

“Ma quello che conta di più è il senso politico generale dell’operazione – prosegue Giannulli – avviare una nuova offensiva di ampia portata contro il lavoro e le sue garanzie. Dopo verrà l’attacco all’illicenziabilità della Pubblica amministrazione. l’ulteriore taglio dei salari, l’ulteriore dequalificazione della forza lavoro e la definitiva espulsione del sindacato alle aziende. Tappe che vedremo succedersi rapidamente, una volta ottenuta la legittimazione di una vittoria sulla questione dell’articolo 18: quello che conta qui, più che la questione in sé, è la sua valenza simbolica”.

Immagine tratta dal blog beppegrillo.it

Immagine tratta dal blog beppegrillo.it

Per questo, dal blog di Grillo il M5S strizza l’occhio alla minoranza del Pd. “Lo scontro che si sta profilando – scrive lo studioso – impone che abbiamo tutti molta generosità, mettendo da parte recriminazioni pur giuste, per realizzare la massima efficacia dell’azione da cui non ci attendiamo solo il ritiro di questa infame ‘riforma’, quanto l’occasione per mandare definitivamente a casa Renzi: con l’azione parlamentare e con l‘azione di piazza, con gli scioperi, spingendo la minoranza Pd a trarre le dovute conseguenze di quanto accade”.

“Renzi – rimarca Giannuli – sta riuscendo dove non sono riusciti Monti e Berlusconi, lui, segretario del Pd, sta trattando la Cgil come uno straccio per la polvere: compagni del Pd cosa aspettate ad occupare le sedi e far sentire la vostra voce? O siete diventati tutti democristiani?. Questo sarà uno scontro generale che avrà conseguenze che andranno molto oltre la questione in sé, esattamente come si pensa di fare dall’altra parte della barricata”.

SINISTRA PD ATTACCA GRILLO – L’invito dell’ex comico alla minoranza Pd a mettere da parte le recriminazioni e a unirsi per far cadere Renzi viene respinto dagli esponenti della sinistra dem. Per Gianni Cuperlo “far cadere Renzi sarebbe da irresponsabili”. E aggiunge: “Sulla questione del lavoro discuteremo nel Pd e troveremo una soluzione unitaria e utile a riformare il mercato del lavoro in modo positivo e moderno. La sinistra non lavora per far cadere il governo ma per aiutarlo a fare riforme migliori”. Sulla stessa linea l’esponente della sinistra Pd Miguel Gotor che definisce Grillo un “piccolo Ayatollah” che “vuole solo indebolire il Pd”. Al leader M5s ha replicato su Twitter il capogruppo Pd alla Camera Roberto Speranza: “Caro Grillo è il tuo populismo il vero nemico della sinistra. Il Pd vuole riforme e diritti per tutti. Tu stai con Farage”.

 

 

L'autore: Giuseppe Spadaro

Direttore Responsabile di Termometro Politico. Iscritto all'Ordine dei Giornalisti (Tessera n. 149305) Nato a Barletta, mi sono laureato in Comunicazione Politica e Sociale presso l'Università degli Studi di Milano. Da sempre interessato ai temi sociali e politici ho trasformato la mia passione per la scrittura (e la lettura) nel mio mestiere che coltivo insieme all'amore per il mare e alla musica.
Tutti gli articoli di Giuseppe Spadaro →