Why Not, Prodi “Grande dolore, non si ripeta mai più”

Pubblicato il 9 Ottobre 2014 alle 11:20 Autore: Giuseppe Spadaro
Why Not, Prodi “Grande dolore, non si ripeta mai più”

Inchiesta Why not, interviene uno dei protagonisti involontari di quella storia: Romano Prodi.

Il giorno dopo le motivazioni della sentenza di condanna del sindaco di Napoli Luigi De Magistris interviene l’allora presidente del Consiglio Prodi. “Mi accusavano di cose che ignoravo del tutto, reagii con grande e lunga sofferenza. Uno stillicidio crescente che, insieme con la compravendita dei senatori che avveniva a mia insaputa, intorbidì le acque. Fu una delle pagine più oscure della nostra democrazia. Bisogna conservarne la memoria perchè non si ripeta mai più”.

Così l’ex premier Romano Prodi in un’intervista al Mattino. “Ricordo quei giorni ancora con angoscia”, racconta Prodi. “La cosa incredibile è che ero del tutto ignaro delle accuse di cui si parlava. Non solo non conoscevo i fatti specifici, ma neanche le persone e i contesti citati. Eppure i giornali tambureggiavano in un crescendo di toni e di titoli, si alzavano sospetti come nubi minacciose che vedevo crescere di fronte a me”.

 Prodi siamo in una gabbia di matti

“A distanza di anni e di fronte agli accertamenti della magistratura, oggi abbiano una chiara idea di quale fosse la gravità di quei fatti”, osserva Prodi. “Vorrei che la memoria restasse viva, affinché la soglia di attenzione pubblica e il beneficio del dubbio si attivassero di fronte a polveroni che potrebbero ancora sollevarsi sul cammino della democrazia”.

L'autore: Giuseppe Spadaro

Direttore Responsabile di Termometro Politico. Iscritto all'Ordine dei Giornalisti (Tessera n. 149305) Nato a Barletta, mi sono laureato in Comunicazione Politica e Sociale presso l'Università degli Studi di Milano. Da sempre interessato ai temi sociali e politici ho trasformato la mia passione per la scrittura (e la lettura) nel mio mestiere che coltivo insieme all'amore per il mare e alla musica.
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