Renzi a Brescia:”Si è aperta una occasione pazzesca, non coglierla sarebbe gravissimo”

Pubblicato il 3 Novembre 2014 alle 14:51 Autore: Alessandro De Luca

Continua il viaggio per  l’Italia del premier. Dopo l’Assemblea di Confindustria a Bergamo, questa mattina,  c’è stato il ritorno di Renzi a Brescia, con l’intervento al raduno dell’Aib. Jobs Act, legge elettorale e local tax, sono stati gli argomenti trattati dal segretario del Pd di fronte alla platea di imprenditori.

“UN DISEGNO PER DIVIDERE IL MONDO DEL LAVORO” – Parlando del Jobs Act, Renzi, ancora una volta, punta il dito contro chi sta osteggiando il provvedimento. Per il premier, infatti, c’è “un disegno per dividere il mondo del lavoro”. “Non esiste una doppia Italia, dei lavoratori e dei padroni: c’è un’Italia unica e indivisibile”, che “non consentirà a nessuno di scendere allo scontro verbale e non solo, legato al mondo del lavoro”, ha sottolineato Renzi, il quale ha chiesto che vengano affrontate le questioni sul Jobs Act “senza sfruttare il dolore dei disoccupati”.

 “SI È APERTA UNA OCCASIONE PAZZESCA” – “Si è aperta una occasione pazzesca, non coglierla sarebbe un errore gravissimo”, ha, poi, affermato Renzi, evidenziando che “è finito il tempo dei si farà”. “Se facciamo ciò che siamo in grado, l’Italia dei prossimi anni sarà la locomotiva in Europa”, ha, quindi, detto il premier. “Il clima fuori è cambiato: tre mesi fa eravamo una banda di ragazzini, ora che stiamo facendo le riforme siamo diventati la quintessenza dei poteri forti, la longa manus di chissà quali disegni”, ha affermato Renzi, sostenendo che non ci sia “un solo uomo al comando” ma “un popolo che chiede di cambiare per sempre”.

renzi

LEGGE ELETTORALE: “ANCHE IO NON ELETTO MA QUI NEL RISPETTO DELLA COSTITUZIONE” – Il cambiamento passa, poi, anche per una nuova legge elettorale, in cui conoscere il nome del vincitore non deve essere più “un terno al lotto”. “Anche io non sono stato eletto dai cittadini ma sono qui nel rispetto della Costituzione”, ha affermato Renzi,  che non nasconde di volere una legge molto simile a quella già adottata per le elezioni comunali.

LOCAL TAX PER RENDERE I SINDACI PIÙ RESPONSABILI – A proposito di sindaci, poi, Renzi accenna alla Local tax, promossa durante l’incontro tra governo ed Anci di mercoledì scorso. Per il premier, i primi cittadini devono avere un maggiore margine di manovra a livello locale, il che può essere garantito attraverso “un’unica tassa locale che si affidata al sindaco e che non veda più lo Stato mettere bocca”.

SQUINZI PLAUDE RENZI, I LAVORATORI CONTESTANO – Se Squinzi, presente all’incontro, plaude Renzi, tutt’altro che benevole sono state le reazioni dei lavoratori. Fischi e contestazioni hanno accompagnato l’auto con cui il premier ha raggiunto lo stabilimento della Palazzoli. Di fronte all’azienda in cui si è tenuto l’incontro, la Fiom bresciana, ha esibito lo striscione “Renzi non ha mai lavorato. Giù le mani dal sindacato”, mentre i centri sociali si sono resi protagonisti di alcuni tafferugli con la polizia, lanciando fumogeni, petardi, sassi e bottiglie.

L'autore: Alessandro De Luca

Classe 1990. Laureato in Scienze politiche (indirizzo Scienze di governo e della Comunicazione Pubblica) alla Luiss Guido Carli di Roma. Giornalismo e politica, le mie passioni da sempre. Collabora con Termometro Politico da maggio 2014. Attualmente è membro di Giunta dell'Associazione Luca Coscioni.
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