No Expo: scontri a Milano tra polizia e manifestanti

Pubblicato il 30 Aprile 2015 alle 14:46 Autore: Antonio Atte
no expo milano

Tensione e scontri a Milano nel giorno della vigilia dell’inaugurazione di Expo 2015. Tra studenti e antagonisti, quasi mille erano in piazza stamattina per protestare contro l’imminente apertura dell’Esposizione Universale. Sul tetto dell’Expo Gate – l’edificio simbolo dell’evento situato al centro di Milano – due manifestanti hanno srotolato uno striscione con la scritta “Grande evento uguale grande bufala. No Expo: un altro mondo è possibile”.

I tafferugli più violenti si sono registrati in Viale Majno, all’angolo con Via Rossini, dove alcuni manifestanti incappucciati hanno compiuto un blitz contro la sede dell’agenzia Manpower. Un gruppo di persone a volto coperto si è staccato dal corteo degli studenti di passaggio e ha sfasciato le vetrine dell’agenzia, lanciando anche uova, vernice, fumogeni e bottiglie. Con una piccola carica di alleggerimento, la polizia è riuscita nell’intento di dileguare i facinorosi. Gli atti vandalici però non finiscono qui: la sede dell’Enel in Via Broletto, infatti, è stata imbrattata, mentre la statua al centro di Largo Cairoli è stata coperta con una bandiera.

Lo stesso movimento No Expo, protagonista della protesta, è stato percorso da momenti di tensione, con urla e spintoni tra anarchici Black Bloc e Collettivi studenteschi.

No Expo, Salvini: “Delinquenti, non manifestanti”

Duro il commento del leader leghista Matteo Salvini, il quale ai microfoni di SkyTg24 ha detto che “se c’è gente che sta manifestando a Milano con il passamontagna e la vernice in mano, va arrestata adesso, perché non si può manifestare col passamontagna facendo casino, distruggendo e imbrattando. Vanno arrestati!”.

A Radio Padania, invece, il segretario del Carroccio ha parlato della mancata espulsione dall’Italia dei No Expo fermati dalle forze dell’ordine: “Questi non sono manifestanti ma delinquenti, perché se uno viene con maschere antigas e bottiglie Molotov qualche idea ce l’ha. Mi domando dove sia la giustizia in Italia, dove sono certi giudici quando emettono certe sentenze? Spero che questi non sfascino la nostra città o chiederemo danni morali e materiali a quelli che l’hanno permesso”. Nelle ore successive arriva però l’espulsione di tre antagonisti tedeschi denunciati per possesso di armi improprie e occupazione abusiva: stando a quanto riportato da Repubblica, i tre saranno presto rimpatriati su un volo di linea.

“Come si vede stiamo intervenendo sul versante sicurezza con la massima serietà – ha dichiarato il ministro Maurizio Martina parlando dei controlli della Digos – Ma l’appello che continuo a rilanciare è che Expo è una festa dei popoli, che consente alle persone di incontrarsi, anche nella pluralità di opinioni e pensieri. Non c’è alcun bisogno di rovinarla con atteggiamenti sbagliati. Per cui, massimo rispetto per tutti e rispettare un grande evento come questo e, soprattutto, i tantissimi che vogliono viverlo bene”, ha concluso il ministro. Il clou della protesta, comunque, è previsto per domani, primo maggio: il giorno in cui l’Expo avrà finalmente inizio.

 

L'autore: Antonio Atte

Classe '90, stabiese, vive a Roma. Laureato al DAMS con 110 e lode, si sta specializzando in Informazione, editoria e giornalismo presso l'Università degli studi Roma Tre. E' appassionato di politica, cinema, letteratura e teatro. Mail: antonio.atte@termometropolitico.it. Su Twitter è @Antonio_Atte
Tutti gli articoli di Antonio Atte →