Renzi dal Giappone: “Entro giovedì approveremo Riforma Pa”

Pubblicato il 2 Agosto 2015 alle 16:48 Autore: Felice Tommasino
Renzi in visita ufficiale in Giappone

Il premier è arrivato a Tokyo per la sua visita ufficiale. Domani incontrerà il primo ministro giapponese Shinzo Abe. Lo sguardo e i pensieri di Renzi sono sempre rivolti all’Italia: anche dal Giappone non si è sottratto dal lanciare il suo messaggio di ottimismo sulle sorti del nostro paese e delle riforme che l’esecutivo sta provando ad attuare.

Renzi: “Entro giovedì riforma Pa”

Come detto, domani, Renzi incontrerà il primo ministro giapponese: “Io e Abe siamo colleghi e anche lui è impegnato in una riforma costituzionale. Certo lui è più fortunato perché ha solo due passaggi, ma noi andremo fino in fondo e faremo il referendum in cui i cittadini diranno sì o no” ha dichiarato il premier parlando alla comunità italiana in Giappone. E sicuro ha aggiunto: “Entro giovedì Riforma P.a.“.

Renzi e Abe primo ministro giapponese

Sul Sud: “Basta piagnistei”

Non ha potuto non dire la sua sulla situazione del Mezzogiorno tornata alla ribalta dopo la pubblicazione degli ultimi dati Svimez. Il premier, anche su questo tema, ha voluto essere chiaro: “Sul Sud basta piagnistei: rimbocchiamoci le maniche. L’Italia, lo dicono i dati, è ripartita. E’ vero che il Sud cresce di meno e sicuramente il governo deve fare di più ma basta piangersi addosso”.

Sul turismo: “Dobbiamo mettere a posto nostre città”

Basta piangere. È ora di rimboccarsi le maniche. Sembra questo il monito che il presidente del Consiglio ha voluto lanciare anche ai sindaci italiani parlando di turismo: “Sono due milioni e 700 mila i giapponesi che vengono in visita in Italia. Chi fa un viaggio di diecimila chilometri deve essere accolto con la massima attenzione e quindi dobbiamo mettere a posto di più le nostre città”.

Orfini contro senatori che minacciano “Vietnam parlamentare”

Uno sguardo alla politica locale, senza tralasciare quella nazionale. Qui, a tenere banco negli ultimi infuocati giorni prima della pausa parlamentare estiva, è il tema delle riforme. Nella maggioranza gli equilibri sono mutevoli. L’intervento del presidente del Pd su Twitter è emblematico: “Che alcuni senatori del mio partito minaccino il ‘Vietnam parlamentare’ contro il nostro governo a me pare incredibile. Ma forse sono strano io”.

Mauri: “Parlare di Vietnam è senza senso”

A seguire è arrivato l’intervento di Matteo Mauri coordinatore di “Sinistra è cambiamento”: “Parlare di Vietnam al Senato è una cosa senza senso. La resistenza armata si fa contro gli invasori, non contro la maggioranza di cui dovrebbe fa parte”.

Mauri avverte: “Se qualcuno sta preparando le trappole nella giungla della politica per far cadere il Governo sappia che non lo fa in nome del popolo del Pd, ma a nome suo e di pochi altri. E soprattutto non parla a nome di tutta la minoranza, ma solo di una minoranza della minoranza”.

“Tornare a Ds e Margherita è disconoscimento spirito ulivista”

Il deputato del Pd prosegue: “Sono assurde le dichiarazioni dei novelli geometri politici che stanno già prendendo le misure per separare il Pd e tornare a Ds e Margherita. Quello sì che sarebbe un disconoscimento dello spirito ulivista”.

“Modifiche si devono e si possono fare”

Tornando su quanto accaduto alle votazioni sulla Riforma Rai, Mauri precisa: “Noi lavoriamo perché prevalga il buon senso e la politica contro gli interessi di bottega di qualcuno. Anche sulle riforme costituzionali le modifiche giuste si devono e si possono fare. Ma non possono rappresentare una scusa per operazioni politiche che nulla hanno a che fare con il merito della discussione, come è avvenuto qualche giorno fa sul canone Rai”.

Saltamarini: “Renzi non governa più”

Dalle opposizioni è arrivato il commento della deputata leghista Barbara Saltamarini. Su Facebook scrive: “Ma gli italiani che male hanno fatto per essere costretti ad assistere al congresso permanente del Pd, pagandolo sulla propria pelle? Ormai è chiaro: Renzi non governa più perché a sinistra è iniziato il Vietnam con la resa dei conti interna”.

“Una palude che ricade su crisi famiglie e imprese”

La Saltamarini riassume così il quadro: “Paralisi su riforme, continui rinvii, non si capisce dove il premier prenda i soldi per togliere l’Imu, sul Sud non ha detto una sola parola perché non sa dove trovare le risorse. Insomma, una palude che ricade sulla crisi che vivono famiglie e imprese del nostro paese, mentre il Pd celebra il suo infinito congresso!”.

Su tema Mezzogiorno verterà la direzione Pd del 7 agosto

La questione del Sud, come detto in apertura, è senz’altro la più calda. Lo scrittore-giornalista Roberto Saviano ha voluto inviare la sua lettera al premier dove misure immediate. Renzi in qualità di segretario, ha già convocato per il 7 agosto la direzione del Pd per discutere del Mezzogiorno.

D’Agostino: “Ora servono i fatti”

Sul tema è arrivata anche la reazione di Scelta Civica espressa dalle parole del deputato Angelo Antonio D’Agostino: “Sul Mezzogiorno d’Italia sono scorsi fiumi di parole; ora servono fatti. Serve che il Sud venga iscritto come priorità nell’agenda del Governo, che significa presenza concreta nelle scelte strategiche delle politiche governative e sintonia istituzionale con le regioni del Sud: senza alcuna indulgenza verso sprechi e ritardi della politica politicante, ma anche senza gli alibi moralistici che hanno sin qui fatto orientare risorse ed attenzioni verso un Centro-Nord tutt’altro che illibato”.

 

L'autore: Felice Tommasino

Classe 1991, cilentano. Laureando in Editoria e Pubblicistica all'Università degli Studi di Salerno. Su Twitter @felicetommasino
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