Salvini a Ponte di Legno con Del Debbio: “Prima diamo i soldi agli esodati”. Su Galantino: “Alcuni prelati dovrebbero candidarsi con Vendola”

Pubblicato il 16 Agosto 2015 alle 11:19 Autore: Giulia Angeletti

Anche quest’anno – come del resto da 25 anni – nel paese alpino di Ponte di Legno, in provincia di Brescia, si è tenuta l’edizione estiva della festa della Lega Nord. Sul palco il suo segretario Matteo Salvini, affiancato a un certo punto dal giornalista Paolo Del Debbio che lo ha intervistato.

Tante cose da dire, stesse tematiche di sempre: immigrazione, pensionati, esodati, Europa cattiva. Qualche annuncio: “Dal 29 settembre al primo ottobre andrò in Nigeria, per chiedere ai ministri nigeriani di che cosa hanno bisogno per evitare che i cittadini di quello stato lascino il loro Paese”. E’ questo il progetto futuro di Salvini, il quale ha inoltre intenzione di girovagare al fine di stringere alleanze con la destra di altri paesi – come negli Stati Uniti, in Israele e nella sua adorata Russia.

Dicevamo, immigrazione in primo piano sul palco del palazzetto dello sport a Ponte di Legno: Salvini continua a parlare di “invasione” e mette in evidenza gli eventi degli ultimi giorni, gli sbarchi sull’isola greca di Kos. Poi passa ai numeri, perchè quegli 80mila migranti a cui l’Italia offre assistenza dovrebbero secondo lui essere secondi, in termini di priorità, agli 80mila esodati, il prodotto della legge Fornero:”Quei soldi diamoli prima ai nostri esodati”, esclama il leader del Carroccio incalzato da un Del Debbio che rincara la dose parlando dei dieci milioni di italiani poveri ignorati ogni giorno dal governo.

salvini in primo piano con bocca socchiusa

“E’ in corso un genocidio degli italiani”

D’altronde Salvini si era recentemente – e nuovamente – espresso in materia con parole forti a Rainews24:  “E’ in corso un tentativo di genocidio delle popolazioni che abitano l’Italia da qualche secolo e che qualcuno vorrebbe soppiantare con decine di migliaia di persone che arrivano da qualche parte del mondo. Non possiamo permettercelo, un paese normale con un governo normale blocca le partenze, blocca gli sbarchi non ne arriva più neanche uno”.

Su Galantino: “Alcuni prelati con le tasche piene dovrebbero candidarsi con Vendola”

Per quanto riguarda invece lo scontro con il segretario Cei, monsignor Galantino – che Salvini ha nei scorsi giorni definito un “comunista” per le sue affermazioni sulla questione migranti – il leghista ci è, di nuovo, andato giù pesante: ” Libera Chiesa in libero Stato, i vescovi non rompano le palle ai sindaci“. “Alcuni prelati con le tasche piene dovrebbero candidarsi con Vendola e i clandestini se li prendessero in seminario. Io rispetto chi mi rispetta. So che la Chiesa, per il novanta per cento, è sana. C’è però qualche vescovo che fa politica. E poi un vescovo non dovrebbe insultare”, ha poi aggiunto. Poi, l’invito: “Si preoccupassero di sostenere una natalità normale in Africa, perché con questi ritmi non si può andare avanti”.

Salvini aveva già inoltre risposto al direttore dell’Avvenire, Marco Tarquinio, dopo il lancio di una sua provocazione. Tarquinio aveva infatti invitato il segretario a prestare aiuto alla Caritas come volontario; la sua risposta in merito non si è fatta attendere: “Aiuto già diverse realtà di volontariato, senza fare pubblicità. I Tarquinio e i Galantino non devono invitarmi a nulla: sono solo pulci in un mondo grande come quello della Chiesa. Nessuno si ricorderà di loro“.

L'autore: Giulia Angeletti

Giornalista pubblicista classe 1989, laureata in Scienze Politiche, "masterizzata" presso la Business School del Sole 24 Ore, attualmente è addetta stampa e redattrice per Termometro Politico. Affascinata dal mestiere più bello del mondo e frustrata dalla difficoltà di intraprendere più seriamente questa professione, pianifica numerosi "piani B" per poter sbarcare il lunario nel settore della comunicazione. Ama informarsi e leggere, odia avere poco tempo per farlo. Su Twitter è @GiuliaAngelett3
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