Scandalo Banca Carige, l’inchiesta si allarga

Pubblicato il 24 Maggio 2014 alle 09:58 Autore: Emanuele Vena
carige berneschi

Si estende la rete di soggetti coinvolti nello scandalo di Banca Carige. Dopo l’arresto – operato un paio di giorni fa dalla Guardia di Finanza – di sette persone, tra cui spicca il nome dell’ex presidente della stessa Carige, nonché vicepresidente di Abi, Giovanni Berneschi, le indagini si sono allargate ad un’altra decina di elementi. L’ipotesi di reato per i nuovi indagati è di falso in bilancio ed ostacolo all’attività di vigilanza.

Nel frattempo emergono dettagli riguardanti l’elemento chiave dell’inchiesta, vale a dire l’ex presidente Berneschi. L’analisi di un’intercettazione ambientale alimenta il sospetto che potesse fuggire in Svizzera, vista la disposizione di immobili ed ingenti capitali nella cittadina di Lugano. Nell’intercettazione il Berneschi cita anche la banca Ubs, in cui non avrebbe difficoltà a trovare lavoro. E’ proprio il sospetto di fuga e di trasferimento di valuta – tra gli altri elementi – ad aver motivato il provvedimento di arresto da parte del giudice, sebbene trattasi di detenzione domiciliare, causa età avanzata del soggetto interessato.

istituto bancario carige

Nelle intercettazioni emerge anche parte del meccanismo utilizzato per svuotare le casse di Banca Carige. Per attuarlo si ricorreva anche ai “morti”, giustificando l’ingente movimento di denaro come “eredità avuta da qualche parente morto”. La somma sequestrata, pari a circa 21 milioni di euro, è interamente riconducibile al Berneschi. Gli inquirenti hanno registrato anche un recente tentativo di inquinamento delle prove. Nell’ordinanza di custodia cautelare emergerebbero anche rapporti tra il duo Berneschi-Menconi ed uffici giudiziari, servizi segreti e forze dell’ordine.

Intanto a breve dovrebbero iniziare gli interrogatori per i soggetti fermati, tra cui Francesca Amisano – nuova di Giovanni Berneschi – Vallebuona, Enderlin e Calloni. Dopo toccherà agli altri.

Emanuele Vena

L'autore: Emanuele Vena

Lucano, classe ’84, laureato in Relazioni Internazionali presso la Facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Bologna e specializzato in Politica Internazionale e Diplomazia presso la Facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Padova. Appassionato di storia, politica e giornalismo, trascorre il tempo libero percuotendo amabilmente la sua batteria. Collabora con il Termometro Politico dal 2013. Durante il 2015 è stato anche redattore di politica estera presso IBTimes Italia. Su Twitter è @EmanueleVena
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