Amministrative, Alfano: “Noi non siamo e non intendiamo diventare di sinistra”

Pubblicato il 5 Gennaio 2016 alle 13:16 Autore: Redazione
angelino alfano

Il ministro degli Interni e leader di Ncd Angelino Alfano, in una lettera aperta inviata a Repubblica, ha chiarito la posizione del suo partito in vista delle future amministrative e tirato le somme riguardo gli obiettivi raggiunti dall’esecutivo.

Anche se Ncd è partito di maggioranza, Alfano ha infatti tenuto a precisare che “Noi non siamo e non intendiamo diventare di sinistra. Non intendiamo partecipare alle primarie del Pd né tanto meno aderire ad alleanze in cui ci sia Sel”. Proprio ieri l’altro esponente di Nuovo Centrodestra Fabrizio Cicchitto, sempre sul tema comunali, aveva sottolineato l’esigenza per il centro di trovare una sua identità, aprendo però anche a strategiche alleanze con il Partito democratico: “Il centro si deve dare una mossa assumendo una identità politica autonoma. Per le amministrative va deciso caso per caso, – ha aggiunto – e’ preferenziale una intesa a sinistra qualora ci sia la disponibilità del Pd osteggiata dalla minoranza Dem che vuol far perdere a Renzi tutte le grandi città”.

angelino alfano

Alfano alla minoranza dem: “Se questo governo non va bene, provi a farlo cadere”

Sempre riguardo il Pd, e in questo caso rivolgendosi a quella parte che non approva le riforme portate avanti dal governo e dal Renzi-segretario – quindi la minoranza dem – il capo del Viminale ha poi aggiunto: “Se il Pd ci tiene così tanto ad allearsi con chi raccoglierà le firme per i referendum contro il Jobs Act e voterà “no” a quello istituzionale, faccia pure. Valuteranno gli elettori. Noi puntiamo ad allargare il campo liberale e popolare. Perciò, per le amministrative, lavoriamo su candidature autonome, convinti di avere in tante città il candidato migliore“.

Alfano tiene inoltre a ricordare le grandi conquiste del governo, di cui Ncd fa parte, conquiste condivise con la propria ideologia: “In questi due anni, abbiamo centrato obiettivi impressi nel nostro dna. Abbiamo tolto la tassa sulla prima casa, smontato pezzo dopo pezzo la legge Fornero, elevato il limite per l’uso del contante, cancellato l’articolo 18, eliminato il costo del lavoro dall’Irap, detassato le nuove assunzioni, introdotto la responsabilità civile dei magistrati, aumentato gli stanziamenti nella sicurezza, contrastato il terrorismo internazionale e gestito il più grande flusso di profughi dalla fine della seconda guerra mondiale, difeso la famiglia, sostenuto la maternità, approvato la riforma della Costituzione e abbiamo agganciato la ripresa economica”. Tutto ciò è stato reso possibile, spiega il leader di Ncd “Perché abbiamo avuto la forza di resistere a violentissimi attacchi politici ed editoriali mentre dopo, molto dopo, altri che ci avevano avversato nel Pdl ci hanno seguito su questa strada”.

Per tale ragione Alfano chiarisce che Ncd non accetta “lezioni né invasioni di campo” e lancia un messaggio alla minoranza dem: “Se alla minoranza del Pd non piace il programma, affronti la questione con il segretario del Pd, che poi è il capo del governo; se questo governo non va bene, provi a farlo cadere. Ma non ci usi come pretesto“.

 

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