Unioni civili, “patto” Zanda-Centinaio per il ritiro degli emendamenti della Lega

Pubblicato il 26 Gennaio 2016 alle 11:22 Autore: Redazione
unioni civili

“Sono pronto a tagliare i miei emendamenti se il capogruppo del Pd Luigi Zanda mi assicura che non strozzerà il dibattito in aula e ne garantisca una durata congrua. I miei non sono emendamenti ostruzionistici, sono tutti nel merito, e quello che voglio è discutere la legge nel merito, appunto”, sono le parole del capogruppo leghista a Palazzo Madama Gianmarco Centinaio, pronunciate ieri e dirette appunto al suo omologo Pd riguardo il contestato ddl Cirinnà, giovedì prossimo al voto nell’aula del Senato.

Gli emendamenti al testo del disegno di legge sulle unioni civili finora presentati sono oltre seimila, e cinquemila sono proprio della Lega Nord: sembra perciò essersi reso necessario un “patto d’onore” tra capigruppo, stretto durante una telefonata in cui i due senatori – Centinaio e Zanda, appunto – hanno cercato di trovare un compromesso che tenga conto delle istanze dei rispettivi partiti. Zanda ha garantito che farà il possibile per evitare che giovedì, durante il voto, il dibattito sulla legge sia soffocato. Lo stesso “accordo” sembra poi che Zanda lo abbia preso con Paolo Romani, capogruppo di Forza Italia, mentre anche Renato Schifani – Ap-Ncd – si augura che “le varie forze politiche si impegnino nel ritirare le migliaia di emendamenti presentati”.

Gianmarco Centinaio

Unioni civili, ci sarà qualche democratico al Family Day?

Nel frattempo si cominciano a fare previsioni sul numero di partecipanti al Family Day di sabato prossimo, 30 gennaio: infatti il presidente dei Parlamentari per la famiglia, Alessandro Pagano, crede che i 140 iscritti entro sabato diventeranno oltre 300. “Tra chi ci sostiene ci sono anche esponenti del Pd e dei 5 Stelle”, ha reso noto Pagano, mentre invece nello stesso partito si è fatta sentire la voce fuori coro di Fabrizio Cicchitto: “Io non vado, ma vedrà che molti altri alla fine resteranno a casa, colti da improvviso impegno. Sono un laico non laicista – ha poi aggiunto – ma non sono né ateo devoto né cattolico integralista. E temo che si enfatizzi la vicenda dell’utero in affitto per non far più nulla e far saltare la legge”.

Il centrodestra, riunito e compatto, parteciperà al Family Day. E per quanto riguarda il Pd? Ci sarà qualche partecipante dem (cattolico) sabato a Circo Massimo? Al momento ha confermato la sua presenza solo Beppe Fioroni: “Ci andai nel 2007, da ministro, figuriamoci se non vado ora. Mi spaventa questo Parlamento, ancora un po’ farà le ricette mediche. L’etica non si acquisisce con una tessera di partito“, ha spiegato.

 

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