Droga, le opinioni di Salvini della Lega e Don Mazzi

Pubblicato il 30 Maggio 2014 alle 09:21 Autore: Giuseppe Spadaro

Dopo la sentenza della Cassazione che riduce le pene per il piccolo spaccio di droga ecco il commento del segretario della Lega Matteo Salvini: “È una follia. E anche una porcata”.

Il leader della Lega Matteo Salvini aggiunge: “Io non ce l’ho con la Cassazione, che ha solo preso atto di una legge ipocrita e democristiana approvata dal governo Renzi-Alfano”. “Da una parte si dice che la droga fa male, però quella leggera no. E chi ne vende poca non è punito. Questa è davvero un’ipocrisia, e anche una pesante regressione sul piano culturale” perché “la droga è droga, non ci dev’essere alcuna distinzione tra piccolo e grande spaccio. Non ci sono piccoli reati, si muore anche assumendo una piccola quantità di stupefacenti“. “Leggo che dalle carceri potrebbero uscire migliaia di persone. Diecimila spacciatori liberi, nella stragrande maggioranza stranieri, significano una cosa sola: migliaia di vite umane in pericolo”, prosegue Salvini, secondo cui “è il solito modo ipocrita di affrontare il problema del sovraffollamento: si introduce un indulto mascherato”.

“A questo punto sarebbe il caso di aprire un altro dibattito, quello sulla legalizzazione delle droghe” propone il segretario del Carroccio. “Ero e resto assolutamente contrario a ogni ipotesi antiproibizionista in tema di droghe, ma se ci fosse la legalizzazione almeno eviteremmo l’ipocrisia democristiana tipica di Renzi”.

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Sempre sul tema droga interviene Don Mazzi: “Sono contrario al carcere, preferisco le pene alternative, come l’impegno in attività sociali. Ma deve essere assolutamente chiaro che il reato di spaccio è comunque un errore grave. È una cosa che non va fatta e che quindi necessita una punizione. Il carcere no, però. Per questo ritengo illuminante la decisione della Cassazione di ridimensionare le condanne”.

Don Antonio Mazzi in un’intervista alla Stampa si dice “pienamente d’accordo per quanto concerne la conseguenza positiva sul sovraffollamento carcerario, ma non vorrei passasse l’idea che le cosiddette droghe leggere siano meno gravi delle altre”. Per don Mazzi “Marjuana e hashish sono pericolose e dannose come l’eroina e la cocaina, soprattutto ai giorni nostri in cui i giovani mescolano le sostanze stupefacenti tra di loro. Il mix che ne deriva può essere letale e comunque procura disagi di entità gravissima. La dipendenza è un male da scongiurare – aggiunge – e non è affatto vero che il tossico è solo colui che dipende dall’eroina”.

L'autore: Giuseppe Spadaro

Direttore Responsabile di Termometro Politico. Iscritto all'Ordine dei Giornalisti (Tessera n. 149305) Nato a Barletta, mi sono laureato in Comunicazione Politica e Sociale presso l'Università degli Studi di Milano. Da sempre interessato ai temi sociali e politici ho trasformato la mia passione per la scrittura (e la lettura) nel mio mestiere che coltivo insieme all'amore per il mare e alla musica.
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