Sondaggi, effetto Roma per il M5S: meno 4% nelle intenzioni di voto

Pubblicato il 10 Settembre 2016 alle 11:33 Autore: Redazione

Potremmo ribattezzarlo “effetto Roma”. Dopo la settimana più lunga e più difficile per il Movimento 5 Stelle,  il sondaggio di Demos pubblicato stamani da Repubblica fotografa il calo dei grillini sulla scia delle infinite polemiche che nei giorni scorsi hanno accompagnato Virginia Raggi, la sua giunta e il direttorio. Da giugno ad oggi infatti i 5 stelle perdono quasi 4 punti percentuali nelle intenzioni di voto degli italiani a favore del Partito Democratico, in risalita del 2%. Ma il ribaltone più inaspettato è quello di un ipotetico ballottaggio previsto dalla legge elettorale Italicum, entrata ufficialmente in vigore lo scorso luglio. A giugno 2016 – nel momento di maggior splendore per il Movimento 5 Stelle dopo le vittorie alle amministrative di Roma e Torino – i grillini staccavano i dem di circa 9 punti percentuali al secondo turno (54,7-45,3%), mentre oggi la situazione si sarebbe completamente capovolta con il Pd sopra di 3,5 punti (48,3-51,7%). Se il margine di errore del sondaggio è del 3,1% (e quindi lo scarto tra M5S e Pd in realtà potrebbe essere anche minore), è abbastanza evidente il totale ribaltamento dei ruoli tra il Movimento che fino a due mesi fa aveva il vento in poppa fino ad ipotizzare un’ascesa al governo imminente e un partito uscito malconcio dalle amministrative di giugno. Oggi, dopo le diatribe interne, gli scandali giudiziari e una paralisi istituzionale che ha caratterizzato gli ultimi giorni della giunta Raggi, i rapporti di forza tra M5S e Pd sembrano essere davvero cambiati.

M5S,Roma

Ancora, soffermandoci sulle intenzioni di voto degli italiani, appare innegabile la crisi del centrodestra alla vigilia di un autunno che dovrebbe incoronare Stefano Parisi come nuovo leader. Presa singolarmente, nessuna lista di Forza Italia, Lega Nord, Fratelli d’Italia o Nuovo Centro Destra si avvicina lontanamente alla seconda posizione. Se, puro calcolo ipotetico, sommiamo tutte queste forze politiche a formare un “listone” unico, allora il centrodestra potrebbe anche insidiare Pd e M5S ma è evidente come questo scenario ad oggi sia difficilmente praticabile, soprattutto per i rapporti tra Salvini e Alfano e dopo le due candidature separate al Campidoglio nel giugno scorso. Al ballottaggio inoltre il centrodestra unito perderebbe sia contro il Pd (45,8-54,2%), sia contro il Movimento 5 Stelle (43,7-56,3%).

 

M5S,Roma, ballottaggio

 

Sondaggio Demos, meno di un italiano su tre vede il M5S come forza di governo

Ma torniamo ai 5 stelle. Uno degli effetti più diretti del caso Roma riguarda la mutata percezione sul Movimento 5 Stelle come possibile forza di governo. Ad oggi un italiano su due pensa che i grillini siano in grado di governare i comuni che hanno conquistato (percentuale più bassa da giugno 2012), mentre solo uno su tre ritiene il Movimento una forza credibile per governare il paese (a giugno lo pensava il 42%).

M5S, governo, Roma

Dato interessante anche quello sul gradimento dei leader dei principali partiti. Se il leader in pectore del Movimento 5 Stelle, Luigi Di Maio, esce scottato dalle diatribe romane (-3% rispetto a giugno) a discapito del Presidente del Consiglio Matteo Renzi (+4%), sorprende che ad oggi il politico grillino più gradito agli italiani sia proprio il Sindaco di Roma, Virginia Raggi. “Le polemiche intorno a lei – ha scritto stamane Ilvo Diamanti su Repubblica –sembrano favorirla. Le offrono visibilità e, paradossalmente, legittimazione. Presso l’opinione pubblica, infatti, più che un amministratore inadeguato, la Raggi appare il bersaglio di guerre politiche interne ed esterne al M5S”.

Roma, M5S

 

NOTA INFORMATIVA

Il sondaggio è stato realizzato da Demos & Pi per La Repubblica. La rilevazione è stata condotta nei giorni 6-8 settembre 2016 da Demetra (metodo mixed-mode CATI-CAMI). Il campione nazionale intervistato (N=1.023, rifiuti/sostituzioni 7.092) è rappresentativo per i caratteri socio-demografici e la distribuzione territoriale della popolazione italiana di età superiore ai 18 anni (margine di errore 3.1%).

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L'autore: Redazione

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