Usa, la fiducia degli americani nel Congresso è ai minimi storici

Pubblicato il 17 Dicembre 2016 alle 12:45 Autore: Giacomo Salvini
Congresso Stati Uniti

Nel 2016 rimane ancora basso il tasso di approvazione degli americani nei confronti dell’operato del Congresso. A rilevarlo è un nuovo sondaggio dell’Istituto Gallup che ogni anno tasta l’opinione degli americani nei confronti delle istituzioni più importanti del sistema politico statunitense. Quest’anno solo il 17% degli americani è soddisfatto del lavoro svolto da deputati e senatori, il punto più basso dopo il 13% del 2013. Negli ultimi sette anni, l’approvazione dell’elettorato nei confronti del Congresso ha subito un crollo pari a 13 punti percentuali e se allarghiamo il quadro all’inizio del millennio la fiducia si è ridotta di due terzi, rispetto al 56% del 2001.

Dal 1974 ad oggi, l’approvazione degli americani nei confronti del legislativo aveva superato la soglia del 50% solo nel 2001 (56%) e nel 2002 (54%) ma da allora in poi il crollo è stato evidente, in particolare dopo l’attentato dell’11 settembre che portò alla morte di circa 3.000 americani. La media complessiva degli ultimi 42 anni è stata del 31%.

Congresso Stati Uniti

Nella composizione dell’elettorato, vediamo come fino al 2007 la fiducia nel Congresso sia stata sempre più alta tra i Repubblicani mentre a partire dall’éra di Barack Obama, si è assistito ad un capovolgimento di fronte con il minimo del 9% fatto registrare nel 2010 dagli elettori del Gop. Negli ultimi 4 anni, invece, le posizioni sono state simili attestandosi poco sopra il 15%. Perciò, è evidente che nonostante i Repubblicani controllino i due rami del Congresso dal 2014, i propri elettori continuino a non aver riporre nel legislativo la fiducia sperata. Con le elezioni dell’8 novembre i Repubblicani hanno mantenuto il proprio controllo in entrambi i rami del Congresso, a cui si aggiunge la conquista della Casa Bianca. Vedremo se il nuovo Presidente Donald Trump riuscirà a lavorare in maniera collaborativa con i principali esponenti del Congresso (lo speaker della Camera Paul Ryan su tutti) o se assisteremo ad una guerra fratricida tra l’establishment e il magnate newyorchese che potrebbe costare molto caro al Gop.

In conclusione, Gallup sostiene che l’approvazione degli americani nel Congresso sia sempre stata bassa per diversi motivi: “la partigianeria e le fasi di stallo dovute alla divisione dei poteri ma anche la percezione che il Congresso sia controllato dai più importanti donatori e dai lobbisti”.

L'autore: Giacomo Salvini

Studente di Scienze Politiche alla Cesare Alfieri di Firenze. 20 anni, nato a Livorno. Mi occupo di politica e tutto ciò che ci gira intorno. Collaboro con Termometro Politico dal 2013. Su Twitter @salvini_giacomo
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