I politici che ci hanno lasciato nel 2016

Pubblicato il 27 Dicembre 2016 alle 18:28 Autore: Andrea Turco
Casaleggio-politici morti

I politici che ci hanno lasciato nel 2016

Non solo George Michael, Prince, Bud Spencer, David Bowie. Il 2016 è stato un anno triste anche per la politica italiana. Quest’anno se ne sono andati personaggi del calibro di Carlo Azeglio Ciampi, Gianroberto Casaleggio, Tina Anselmi, Marco Pannella, solo per citarne alcuni.

Carlo Azeglio Ciampi

20020411: ROMA - CIAMPI, CRISI MO MASSIMA PRIORITA' INTERNAZIONALE- Il Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi ritratto in occasione dell'odierno incontro con segretario generale dell'Onu Kofi Annan al Quirinale. CLAUDIO ONORATI /ANSA/JI

Il presidente degli “italiani” si è spento il 16 settembre 2016 all’età di 95 anni. Governatore della Banca d’Italia dal 1979 al 1993, Ciampi è stato il primo presidente del Consiglio di un governo tecnico nella storia della Repubblica Italiana. Ministro del Tesoro nei governi Prodi I e D’Alema I, fu il principale artefice dell’entrata dell’Italia nell’Unione economica monetaria dell’Unione Europea. Il 13 maggio del 1999 viene eletto presidente della Repubblica alla prima votazione. Durante il suo settennato ha fatto riscoprire agli italiani l’orgoglio patriottico reintroducendo, dopo più di un decennio, la parata delle forze armate nel cerimoniale della Festa della Repubblica del 2 giugno.

Gianroberto Casaleggio

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Il guru del Movimento 5 Stelle se ne è andato 12 aprile 2016 dopo una lunga malattia. Dopo un passato alla Olivetti, Casaleggio fonda, nel 2004, la Casaleggio Associati. Nel 2005 inizia a curare, insieme al figlio Davide, il blog di Beppe Grillo. Con il comico genovese nasce un sodalizio che culmina nella fondazione del Movimento 5 Stelle che nel suo programma riprende alcune teorie profetizzate nel video “Gaia: il futuro della politica”. Nel filmato si preconizza l’avvento di un supergoverno planetario retto da un sistema di democrazia diretta e privo di partiti politici. Secondo gli analisti politici, Casaleggio è stato il vero leader del Movimento. Il 4 ottobre, il figlio Davide, ha rilasciato “Singularity”, video inedito in cui Casaleggio riflette sullo sviluppo possibile dell’intelligenza artificiale.

Umberto Veronesi

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Oncologo di fama mondiale, Umberto Veronesi è morto l’8 novembre del 2016 nella sua casa di Milano all’età di 90 anni. Ha passato la maggior parte della sua vita studiando e ricercando possibili cure contro il cancro. Nominato ministro della Sanità il 25 aprile 2000 dal premier Giuliano Amato, fonda nel 2003 la Fondazione Umberto Veronesi per sostenere la ricerca scientifica a livello nazionale in oncologia, cardiologia e neuroscienze. Favorevole all’eutanasia, considerava l’aborto il “male minore”. Le sue ultime battaglie si sono incentrate nella depenalizzazione delle droghe leggere e nell’abrogazione dell’ergastolo ostativo.

Marco Pannella

Roma, 28/10//2012. Radio radicale, la trasmissione domenicale con marco pannella e massimo bordin. Foto di Andrea Panegrossi / GMT

Il leader dei Radicali è spirato il 19 maggio 2016. Referendum e digiuni sono stati le sue armi politiche. Numerose le battaglie portate avanti dal partito da lui fondato (legge sull’aborto e sul divorzio, solo per citarne alcune). Il suo carisma raccolse il favore di intellettuali come Jean Paul Sartre e Pier Paolo Pasolini. Francesco De Gregori gli dedicò addirittura una canzone “Il signor Hood”. Alla sua morte i giornali lo salutarono così: “Se ne è andato un eroe dei diritti civili e delle libertà”.

Gianluca Buonanno

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Europarlamentare della Lega Nord, Buonanno è rimasto vittima di un incidente stradale il 5 giugno del 2016. Famoso per le sue intemperanze, Buonanno è stato spesso attaccato dagli avversari politici per le sue opinioni estremiste sugli omosessuali (considerati una lobby) e sui rom (“sono la feccia della società”). Le sue manifestazioni pittoresche in aula (la spigola sventolata alla Camera ne è un fulgido esempio) erano diventate il suo marchio di fabbrica.

Tina Anselmi

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Prima donna ad aver ricoperto la carica di ministro della Repubblica Italiana, se ne è andata a 89 anni il 1 novembre del 2016. Giovane staffetta della brigata Cesare Battisti durante la Resistenza, Anselmi entra nel Dopoguerra tra le file della Democrazia Cristiana. A lei si deve la legge sulle pari opportunità. Il 29 luglio del 1976 viene nominata ministra del lavoro e della previdenza sociale nel governo Andreotti III. Nel 1981 presiede la Commissione Parlamentare di inchiesta sulla P2. Nel 1992, il settimanale Cuore sostiene la sua candidatura per la carica di Presidente della Repubblica.

L'autore: Andrea Turco

Classe 1986, dopo alcune esperienze presso le redazioni di Radio Italia, Libero Quotidiano e OmniMilano approda a Termometro Politico.. Dal gennaio 2014 collabora con il portale d'informazione Smartweek. Su Twitter è @andreaturcomi
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