Sondaggi elettorali Demos: PD e M5S sotto il 30%

Pubblicato il 4 Febbraio 2017 alle 12:34 Autore: Emanuele Vena
sondaggi elettorali demos - intenzioni di voto febbraio 2017

Sondaggi elettorali Demos: PD e M5S sotto il 30%

Il PD resta il partito di maggioranza relativa davanti al M5S, ma entrambi calano sensibilmente. A dirlo è l’ultimo sondaggio elettorale condotto da Demos, nel consueto Atlante Politico presentato dall’istituto guidato da Ilvo Diamanti.

Secondo Demos, ora entrambi i principali partiti si trovano al di sotto del 30%. Per il M5S è una conferma: già al 28.4% nell’ultima rilevazione di dicembre, ora perde quasi 2 punti, scendendo al 26.6%. Più ridotto il calo del PD, che perde 7 decimi e scende al 29.5%.

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Sondaggi elettorali Demos: duopolio PD-M5S in calo

Ciò che emerge è una riduzione del “duopolio” rappresentato da dem e pentastellati. Messi insieme, i due partiti rappresentano ora il 56% dell’elettorato, la quota più bassa degli ultimi anni.

A beneficiare di tutto ciò è – ovviamente – in primis il centrodestra. Se la Lega Nord guadagna 3 decimi, l’aumento di Forza Italia è di mezzo punto: ora entrambe le formazioni scavallano quota 13%, un exploit che manca da giugno 2015.

A guadagnare sono anche le principali formazioni minori. In primis Fratelli d’Italia, che sale di 8 decimi e porta l’incremento complessivo del terzetto di centrodestra ad un +1.5% rispetto a dicembre.

Non va male nemmeno a Sinistra Italiana, che guadagna 4 decimi e si attesta al 5.4%, mantenendosi davanti al partito guidato da Giorgia Meloni. Più risicato l’incremento di Area Popolare NCD-UDC, che passa dal 3.4 al 3.5%.

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Sondaggi elettorali Demos: il voto anticipato e le larghe intese

A proposito di intenzioni di voto: quando sarebbe più utile per gli italiani tornare alle urne? Secondo Demos, ben 7 italiani su 10 ritengono prioritaria la creazione di una legge elettorale omogenea tra Camera e Senato. A preferire il voto subito è solo il 26% degli intervistati.

A premere per il voto anticipato è la metà dell’elettorato del M5S. Discorso simile vale per la Lega Nord, pur con una leggera prevalenza del fronte degli “attendisti”. Decisamente più preponderante è invece negli altri partiti la quota di coloro che vogliono una nuova legge elettorale: a chiederla è oltre il 60% dell’elettorato di centrodestra e più di 8 elettori su 10 di centrosinistra.

A spiegare la voglia di nuova legge elettorale è anche l’opinione degli italiani in merito all’ipotesi di larghe intese. Infatti, nessuna delle 3 opzioni proposte da Demos sembra infiammare particolarmente l’elettorato.

L’ipotesi di una grande coalizione tra PD, Forza Italia ed Area Popolare convince solo 3 italiani su 10. Scettici sono in particolar modo gli elettori dem, mentre l’idea trova più consenso nei simpatizzanti degli altri 2 soggetti politici.

Gli elettori del PD sono poco convinti anche di una (suggestiva quanto improbabile) ipotesi di alleanza con il M5S. Ad essere d’accordo è solo il 27% di simpatizzanti dem, dato molto inferiore rispetto al 48% di consenso tra i grillini.

Anche l’accordo tra M5S, Lega e Forza Italia non sembra scaldare gli elettori. In questo caso, però – a differenza dello scenario precedente – il fronte più scettico sarebbe proprio quello pentastellato, mentre molto più convinto risulta l’elettorato forzista e leghista.

L’Atlante Politico è realizzato da Demos & Pi per La Repubblica ed è curato da Ilvo Diamanti, insieme a Roberto Biorcio, Fabio Bordignon, Martina Di Pierdomenico e Alice Securo. La rilevazione è stata condotta nei giorni 1-2 febbraio 2017 da Demetra con metodo mixed mode (Cati – Cami – Cawi). Il campione nazionale intervistato (N=1.015, rifiuti/sostituzioni: 5.772) è rappresentativo per i caratteri socio-demografici e la distribuzione territoriale della popolazione italiana di età superiore ai 18 anni (margine di errore 3.1%).

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L'autore: Emanuele Vena

Lucano, classe ’84, laureato in Relazioni Internazionali presso la Facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Bologna e specializzato in Politica Internazionale e Diplomazia presso la Facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Padova. Appassionato di storia, politica e giornalismo, trascorre il tempo libero percuotendo amabilmente la sua batteria. Collabora con il Termometro Politico dal 2013. Durante il 2015 è stato anche redattore di politica estera presso IBTimes Italia. Su Twitter è @EmanueleVena
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