Riforma giustizia, Santacroce avverte Renzi: “No a ricette di comodo”

Pubblicato il 24 Giugno 2014 alle 18:54 Autore: Redazione

Il primo presidente della Corte di Cassazione Giorgio Santacroce ha lanciato un avvertimento al premier Renzi: “Sul tema della riforma della giustizia no a ricette di comodo”. La più alta carica della Corte suprema, nel corso di convegno ‘Giustizia, una risorsa per lo sviluppo’ tenutosi a Roma, ha poi aggiunto: “Non so cosa si nasconda dietro la riforma della giustizia sbandierata dal governo Renzi – ha detto – e non ho niente contro chi propone il cambiamento radicale, ma se determinazione e rapidità sono essenziali possono anche essere fragili se non adeguatamente sostenuti”.

Il pensiero di Santacroce è stato subito sottoscritto dal procuratore generale della Cassazione Gianfranco Ciani: “Le riforme devono essere ragionate e di lungo periodo: non bisogna andare dietro alle contingenze, non risolve i problemi”. Ciani ha così allargato la critica al passo spedito del segretario Pd sul terreno delle riforme e, in particolar modo, sui tre pilastri del cambiamento, ossia Senato non elettivo, modifica del Titolo V e Italicum, oggetti di discussione parlamentare sin dall’inizio dell’era Renzi.

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Il più importante giudice italiano ha quindi concluso: “Sulla riforma della giustizia spesso sia la maggioranza che l’opposizione hanno ricette di comodo che non servono a far migliorare la giustizia – ha spiegato – dimenticando che le riforme devono essere concepite spostandosi al di sopra della mischia”. E interrogato sulla riforma del Csm, ha ammesso: “Il sistema attuale di nomina dei componenti desta qualche perplessità per i noti problemi di correntismo e corporativismo che io stesso ho più volte denunciato”. Sul finale, ha lanciato un monito al governo: “È stata messa troppa carne al fuoco: riforma del civile, del fisco, della Pa. La fretta non sempre è buona consigliera”.

 

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