Religioni Europa, la mappa dei Paesi più atei, Repubblica Ceca in testa
Religioni Europa, la mappa dei Paesi più atei, Repubblica Ceca in testa
Il panorama europeo delle religioni sta cambiando. Non si tratta solo dell’avvento delle fedi degli immigrati in Europa negli ultimi decenni. Ma anche della crescente secolarizzazione. Sempre più persone si dicono atee. Ma sono concentrate in modo piuttosto diseguale.
A fronte di aree in cui superano il 30%, ve ne sono alcune, anche vicine, in cui rimangono al di sotto del 5%.
In una mappa tratta da Vividmaps vengono delineate le differenze tra Paese e Paese.
E non si tratta di divari che si sovrappongono al reddito o al livello di sviluppo del Paese, quanto più alla sua storia.
Vediamo
Religioni Europa, l’enorme distanza tra polacchi e cechi
Il popolo più ateo è quello ceco. in Repubblica Ceca si dichiara non credente più del 30% degli intervistati.
Oltre al passato comunista qui conta un secolarismo già presente in passato. Del resto contemporaneamente altri Paesi dell’Est presentano percentuali di ateismo molto minori. Nonostante il passato comunista.
Per esempio la Polonia, l’esempio meglio conosciuto di Paese visceralmente legato alla propria religiosità. Qui gli atei sono solo il 2%.
Ma anche in Paesi ortodossi, non cattolici vi sono proporzioni molto basse. Per esempio in Moldova, 1%, come in Georgia. Solo il 2% in Bulgaria e in Serbia.
A Ovest vi è più omogeneità. Dopo la Repubblica Ceca sono Norvegia e Francia con il 29% sono i Paesi con più atei. Poi vengono il Regno Unito e i Passi Bassi a quota 25%. Al 26% e al 24% sono rispettivamente Slovenia e Danimarca.
In Italia gli atei risultano essere solo l’8%, quasi la metà che in Germania, ma, forse a sorpresa, più che in Svizzera. Dove sono i 6%, meno che in Austria e in Spagna.
Non sono calcolati coloro che dicono di non credere in Dio ma di avere una qualche spiritualità, di cedere in una “forza”. Altrimenti i numeri sarebbero anche probabilmente più alti.
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