Attentato New York: Trump “noi colpiremo più forte l’Isis”

Pubblicato il 5 Novembre 2017 alle 07:15 Autore: Francesco Somma
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A pochi giorni dal terribile attentato di New York, il califfato islamico rivendica l’attacco. Nemmeno la risposta di Donald Trump si è fatta attendere, il quale, dal suo profilo Twitter, ha tuonato “noi colpiremo più forte l’Isis“. Le parole del presidente sono state molto forti, “The Donald” ha infatti sottolineato come sia necessario abbandonare il politically correct nella lotta al terrorismo, rimarcando l’importanza di un stretta sulle politiche di immigrazione.

Attentato New York: identikit dell’assalitore e ricostruzione della vicenda

Il suo nome è Sayfullo Saipov, 29enne uzbeko che ha seminato morte a bordo del suo pick up il 31 ottobre scorso. L’autore dell’attentato di New York ha provocato la morte di otto persone e dodici feriti dichiarando di aver agito in nome dell’Isis. Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, l’uomo, avrebbe infatti pianificato la strage con accuratezza. L’attentatore è passato dal Washington Bridge, sapeva esattamente dove le barriere non erano presenti. Gli agenti parlano di un uomo consumato dall’odio e dall’ideologia distorta. Nel suo veicolo sono stati ritrovati diversi coltelli, sul suo pc, immagini e video del califfato. L’autore della strage, in questo momento, si trova al Bellevue Hospital, posto sotto interrogatorio dagli agenti ha affermato di voler uccidere ancora. La paura più grande è che non abbia agito da solo. Un altro cittadino infatti, sempre di origine uzbeke, è sospettato, si tratta di Mukhammadzoir Kadirov.

Attentato New York: le parole del “Tycoon”

A rubare la scena è però Donald Trump, il quale promette: il carcere a Guantanamo per l’assalitore poi, invoca la pena di morte. Le parole di Trump hanno fatto balzare dalla sedia le autorità newyorkesi. Per questo il governatore dello Stato di New York, Andrew Cuomo, critica Trump per i suoi tweet contro gli immigrati e contro il senatore Schumer, il quale secondo Trump avrebbe permesso all’uzbeko di entrare negli Usa grazie alla green card vinta alla lotteria. A far da eco alle parole di Cuomo, il sindaco di New York, Bill de Blasio che ha dichiarato “l’ultima cosa che il presidente o chiunque dovrebbe fare è politicizzare questa tragedia”. Il Donald nazionale si era scagliato contro la “lotteria” Green Card affermando che gli ingressi devono fondarsi sul merito. Chuck Schumer, dal canto suo, sottolinea come Trump, diversamente da Bush dopo l’11 Settembre, invece di unire il paese, preferisce spaccarlo.

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Attentato New York: come cambia la sicurezza della città

Mentre le persone che conoscevano l’assalitore dichiarano di aver conosciuto una persona “tranquilla e riservata”, New York cambia. Nuove misure di sicurezza infatti sono previste in occasione della 47esima maratona che, quest’anno, sarà blindata. A difesa dei 50mila partecipanti e 2,5 milioni di spettatori, ci saranno numerosi agenti. Saranno utilizzati inoltre per l’occasione camion pieni di sabbia e barriere per evitare attacchi con veicoli.

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L'autore: Francesco Somma

Classe 1994, laureato in SPRI e attuale studente di Politiche per lo Sviluppo e Cooperazione Internazionale all'UniSA. Credo nel potere delle parole e nella politica come strumento per migliorare il mondo.
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