Assassinio sull’Orient Express: trama, cast e recensione del film

Pubblicato il 29 Novembre 2017 alle 18:49 Autore: Megghi Pucciarelli
assassinio sull' Orient Express

Assassinio sull’Orient Express: trama, cast e recensione del film

Dal 30 novembre uscirà nelle sale italiane “Assassinio sull’Orient Express”, regia di Kenneth Branagh. Il film è tratto dall’omonimo romanzo del 1934 di Agatha Christie, uno dei più famosi della scrittrice di gialli inglese. Hercule Poirot -gendarme belga in pensione- è il protagonista di questo thriller/giallo, nonchè uno dei caratteri più fecondi della penna della Christie, che ha scritto numerosi libri con Poirot protagonista e grazie al quale ha ottenuto il successo.

“Assassinio sull’Orient Express” era stato già trasposto su pellicola nel 1974 da Sidney Lumet, con Albert Finney nei panni del detective Poirot.

Assassinio sull’Orient Express, trama e cast

Hercule Poirot (interpretato dallo stesso regista Kenneth Branagh) , dopo aver risolto un caso, decide di rilassarsi facendo un viaggio sul prestigioso treno Orient Express che da Istanbul porta a Parigi. Ma dove c’è Poirot c’è un omicidio: il detective infatti dovrà indagare sulla misteriosa morte di uno dei passeggeri. Nel frattempo, il treno è costretto a fermarsi per il maltempo e Poirot dovrà lottare contro il tempo per scoprire l’assassino, prima che il treno riparta e il killer riesca a fuggire.

Tutti i passeggeri del vagone sono indiziati: Samuel Edward Ratchett (Johnny Depp); la principessa russa Dragomiroff (Judi Dench); la vedova americana Caroline Hubbad (Michelle Pfeiffer); la missionaria spagnola Pilar Estravados (Penelope Cruz); il professore austriaco Hardman (Willem Dafoe); l’istitutrice Mary (Daisy Ridley); Josh Gad e Derek Jacobi  nei panni del segretario e  del maggiordomo di Depp; Sergei Polunin e Lucy Bointon in quelli di una coppia di conti.

Riuscirà Hercule Poirot a unire tutti i tasselli per risolvere il delitto?

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Assassinio sull’Orient Express, recensione

Punti a favore sono lo straordinario cast di attori e gli scenari delle montagne innevate che circondano il treno bloccato. La descrizione psicologica non si sofferma molto sugli indiziati, ma tutto il film è concentrato sulla figura dell’eclettico e puntiglioso Poirot. La sceneggiatura tende molto al teatrale -date le esperienze del regista Branagh nel campo del teatro- riuscendo però a non dare quel senso di claustrofobia che la trama e l’ambientazione del treno avrebbero potuto dare.

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L'autore: Megghi Pucciarelli