Elezioni 4 marzo 2018: candidati M5S e Lega, Casini ‘incompetenti e arroganti’

Pubblicato il 7 Febbraio 2018 alle 15:09 Autore: Giulia Angeletti
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Elezioni 4 marzo 2018: candidati M5S e Lega, Casini ‘incompetenti e arroganti’

C’è stata un’ondata di critiche a proposito  della candidatura per le future elezioni di Pierferdinando Casini con la lista di Beatrice Lorenzin, Civica Popolare. L’ex leader dell’Udc correrà infatti al collegio uninominale della sua città, Bologna, con una lista appartenente alla coalizione di centrosinistra; motivo per cui si sono sollevate molte voci circa la sua non chiara appartenenza ideologica e i suoi vari “cambi di casacca”. In ogni caso, nel bene o nel male, Casini ha attirato l’attenzione su di sé e c’è molta curiosità sugli esiti della sua nuova performance elettorale in un territorio non certo amico.

Elezioni 2018, Casini a Bologna: “Accoglienza affettuosissima”

E sono stati proprio la campagna elettorale e la sua candidatura bolognese gli argomenti affrontati ieri durante Mattino24  – trasmissione in onda su Radio 24 – quando Luca Telese ed Oscar Giannino hanno intervistato il nuovo affiliato nella coalizione di centrosinistra. “Il mondo è cambiato, sto facendo una bella campagna elettorale, incontro un sacco di gente che in passato era divisa da me in questa città”; questo il giudizio, per ora più che positivo, dell’ex Udc. Egli sostiene di aver trovato un clima quasi inatteso, sia nella sua città che all’interno dei circoli del Partito democratico. “Ho ricevuto un’accoglienza affettuosissima. Son rimasto a fare selfie con tutti i dirigenti del partito. Sono uscito e il giorno dopo ho letto sul giornale: ‘Nell’imbarazzo generale arriva Casini’, se quello è l’imbarazzo generale io sono tranquillo e sereno”, è stata la sua risposta.

Elezioni 4 marzo 2018, Casini: “Rischio governo Lega-M5s”

Oltre i commenti su ambiente e accoglienza, Casini è poi passato a parlare delle sfide della sua coalizione; “noi della coalizione di centrosinistra, che è quella del Pd, abbiamo una sfida mortale, condotta dal M5s e da Salvini” ha esordito il candidato. “Non voglio parlare di nemici, ma per me i veri avversari politici di questa campagna elettorale sono, appunto, M5S e Lega. Ma li vedete, ad esempio, sui vaccini? La perplessità è arrivata solo da loro. E perché? Perché cavalcano le stesse paure, le stesse impostazioni anti-scientifiche. Sono un concentrato di arroganza e incompetenza”, ha poi aggiunto un Casini molto meno morbido. Secondo lui, per quanto riguarda gli scenari post-voto, “oggi in Italia il rischio dopo le elezioni è che il M5S e la Lega possano fare una maggioranza assieme”.

E sul tema immigrazione invece l’ex centrista sostiene che abbia fatto “più Minniti per bloccare l’ondata di clandestini in Italia di quanto hanno fatto i governi di centrodestra”. “La coalizione che si è formata intorno al Pd – ha poi aggiunto – non è mica una coalizione di bolscevichi, ma è una coalizione di gente che, in questi anni, ha appoggiato in Parlamento il governo Letta, il governo Renzi e il governo Gentiloni. Cioè governi di persone responsabili, che si sono confrontate concretamente con le grandi questioni”.

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L'autore: Giulia Angeletti

Giornalista pubblicista classe 1989, laureata in Scienze Politiche, "masterizzata" presso la Business School del Sole 24 Ore, attualmente è addetta stampa e redattrice per Termometro Politico. Affascinata dal mestiere più bello del mondo e frustrata dalla difficoltà di intraprendere più seriamente questa professione, pianifica numerosi "piani B" per poter sbarcare il lunario nel settore della comunicazione. Ama informarsi e leggere, odia avere poco tempo per farlo. Su Twitter è @GiuliaAngelett3
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