Poste Italiane: buoni fruttiferi 4 anni risparmio semplice, gli interessi

Pubblicato il 6 Marzo 2018 alle 14:56 Autore: Daniele Sforza
Poste Italiane: bfp 4 anni risparmiosemplice, gli interessi

Poste Italiane: buoni fruttiferi 4 anni risparmio semplice, gli interessi.

Chi è interessato a investire sui buoni fruttiferi di Poste Italiane, saprà già che la Cassa Depositi e Prestiti ha emesso nuovi bfp. Si tratta dei buoni fruttiferi 4 anni risparmiosemplice. E saranno contraddistinti tramite la sigla TF104A180226. Quanto appena detto è stato ufficializzato nella Gazzetta Ufficiale del 26 febbraio 2018. Importante sottolineare come questi buoni saranno disponibili esclusivamente presso gli uffici postali. E solo in forma dematerializzata. Inoltre saranno sottoscrivibili esclusivamente nell’ambito del Piano di risparmio “risparmiosemplice”. Andiamo adesso a dare un’occhiata più da vicino alla voce “interessi” legata a questi nuovi buoni.

Poste Italiane: buoni fruttiferi 4 anni risparmiosemplice, caratteristiche generali

Per conoscere maggiori informazioni sui buoni fruttiferi 4 anni risparmiosemplice e sugli interessi, ci viene in soccorso la scheda di sintesi. Che è stata diffusa dalla Cassa Depositi e Prestiti. La prima voce riguarda le caratteristiche generali.

In questo capitolo si riepilogano le specifiche dei buoni fruttiferi. I quali sono garantiti dallo Stato Italiano. E dunque rappresentano per questo un investimento sicuro. Inoltre il buono è sottoscrivibile esclusivamente da persone fisiche maggiorenni. E non prevedono costi e commissione. La sottoscrizione è possibile in via esclusiva solamente nell’ambito del Piano di Risparmio risparmiosemplice. È inoltre prevista l’aliquota fiscale agevolata del 12,50% sugli interessi. Inoltre, il capitale investito sarà sempre rimborsabile. Infine la scheda informa che i buoni vengono emessi da Cassa Depositi e Prestiti e collocati da Poste Italiane.

Poste Italiane: buoni fruttiferi 4 anni risparmiosemplice, condizioni economiche

Sintetizzando le informazioni principali sui buoni fruttiferi 4 anni risparmio semplice, è utile sottolineare anche gli aspetti più importanti legati alle condizioni economiche. Partendo innanzitutto dalla durata. Che sarà di massimo 4 anni.

Per quanto riguarda gli interessi fissi annui, questi saranno calcolati in regime di capitalizzazione composta. E corrisposti alla scadenza del quarto anno dalla data di sottoscrizione.

Nella scheda di sintesi diffusa dalla CDP si legge inoltre quanto segue.

Sottoscrizioni periodiche con frequenza mensile o bimestrale il 5 o il 27 del mese per multipli di 50 euro fino a un massimo di un milione di euro al giorno.

In una nota di chiarimento, si precisa che a ogni sottoscrizione corrisponde l’emissione di un singolo buono 4 anni risparmiosemplice.

Poste Italiane: Bfp 4 anni risparmiosemplice, i rendimenti

Passiamo adesso ai rendimenti. Si legge infatti che sui buoni scaduti prima del raggiungimento di almeno 24 sottoscrizioni periodiche nell’ambito del piano di risparmio, sarà previsto un rendimento standard che sarà dello 0,40%. Infine, per ogni buono che scade il giorno dopo il raggiungimento di almeno 24 sottoscrizioni periodiche, sarà previsto un rendimento premiale, che sarà dello 0,60%.

Su questo punto, la Cassa Depositi e Prestiti aggiunge un’ulteriore nota informativa.

Ad esempio, in caso di sottoscrizioni periodiche regolari con cadenza bimestrale, tutti i buoni emessi usufruiranno, a scadenza, del Rendimento Premiale; posto che la 24° sottoscrizione interverrebbe dopo 4 anni, comunque prima della scadenza naturale di tutti i buoni sino a quel momento sottoscritto. Diversamente, qualora le sottoscrizioni periodiche non avvensisero con regolarità, i buoni scaduti prima del raggiungimento della 24° sottoscrizione non usufruirebbero del Rendimento Premiale.

È possibile effettuare anche sottoscrizioni aggiuntive, le quali però non saranno conteggiate nel numero minimo di 24 sottoscrizioni da raggiungere per avere diritto al rendimento premiale.

Infine, concludiamo con una nota sull’eventuale esenzione da imposta di bollo che riguarda il buono. E che ci sarà solo nel caso in cui il valore del portafoglio buoni sia inferiore o pari a 5.000 euro. Altrimenti sarà applicata un’aliquota dello 0,20% sul capitale investito.

Naturalmente, per ulteriori informazioni, sarà possibile consultare il foglio informativo presente negli uffici postali, nonché sui siti di Poste Italiani e della CDP.

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L'autore: Daniele Sforza

Romano, classe 1985. Dal 2006 scrivo per riviste, per poi orientarmi sulla redazione di testi pubblicitari per siti aziendali. Quindi lavoro come redattore SEO per alcune testate online, specializzandomi in temi quali lavoro, previdenza e attualità.
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