Sondaggi politiche 2018: l’analisi dei flussi di Eumetra

Pubblicato il 8 Marzo 2018 alle 09:13 Autore: Andrea Turco
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Sondaggi politiche 2018: l’analisi dei flussi di Eumetra

Non più solo giovani, astenuti ed ex simpatizzanti Pd. Il sondaggista Renato Mannheimer nell’analisi dei flussi di voto post elezioni condotta per Eumetra, traccia i tre punti cardine che hanno portato il M5S a superare la “psicologica” del 30%.

“L’analisi dei flussi elettorali dalle precedenti elezioni del 2013 ad oggi ci mostra come i voti del M5S provengano in buona misura da chi aveva già votato per Grillo in passato – afferma Mannheimer – E anche da chi si era astenuto. Ma che l’incremento sostanziale ottenuto in queste elezioni è frutto soprattutto di un apporto consistente di chi aveva votato PD nel 2013”.2

Pochi invece i flussi in entrata per il Partito Democratico. “Il PD è stato rivotato quasi solo da una parte di coloro che l’avevano votato nel 2013. Viceversa, sono molti i flussi in uscita. Il principale, come si è detto, è verso il Movimento 5 Stelle, che raccoglie quindi tutto lo scontento della gestione Renzi del partito”.

I dem hanno visto il loro elettorato disperdersi, seppur con quote minori rispetto alla fuga verso il M5S,  tra Liberi e Uguali, Più Europa e Forza Italia.

La Lega è il partito con il maggior tasso di riconferma rispetto alle Politiche del 2013. Anche Eumetra segnala come il flusso in entrata per il Carroccio, sia costituito da ex elettori del Pdl. Ma anche da ex Pd. “Tuttavia – spiega Mannheimer – anche la Lega deve sopportare dei flussi in uscita. Una parte, seppure non ampia, dei voti che il partito aveva ricevuto nel 2013, è finita infatti anch’essa nel bottino del M5S”.

Forza Italia è l’altro partito che a queste elezioni non ha raccolto quanto sperato. Come detto in precedenza, parte dell’elettorato che votò Pdl nel 2013 ha preferito dare la sua preferenza alla Lega. Gli azzurri sono comunque riusciti ad attrarre un “flusso in entrata proveniente dal disfacimento del PD”.

Chiudiamo con Liberi e Uguali. Doveva essere il faro della nuova sinistra. Si è rivelata invece un’operazione nostalgia che non ha pagato. Modesto il flusso in entrata di chi aveva votato Pd nel 2013. Segno che i problemi di disaffezione sono ben altri.

Sondaggi politiche 2018: nota metodologica

In attesa di diffusione.

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L'autore: Andrea Turco

Classe 1986, dopo alcune esperienze presso le redazioni di Radio Italia, Libero Quotidiano e OmniMilano approda a Termometro Politico.. Dal gennaio 2014 collabora con il portale d'informazione Smartweek. Su Twitter è @andreaturcomi
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