Pensioni novità 2018: abolizione Riforma Fornero sarà rimandata

Pubblicato il 26 Marzo 2018 alle 13:14 Autore: Giuseppe Spadaro
Pensioni novità 2018 abolizione Riforma Fornero sarà rimandata

Pensioni novità 2018: abolizione Riforma Fornero sarà rimandata

Pensioni novità 2018, l’Anief commenta negativamente l’intervento del Presidente dell’Inps Boeri sulla revisione della riforma Fornero. In particolare chiama in causa i leader politici che in campagna elettorale hanno parlato della necessità di rivedere le condizioni dettate ai lavoratori con la riforma Fornero. La tesi esposta dall’Anief è la seguente: ‘sulle pensioni non si deve arretrare di un millimetro’. Marcello Pacifico, presidente di Anief , critica la riforma. ‘Ha distrutto la vita di milioni di lavoratori, costretti a lasciare il servizio alle soglie dei 70 anni dopo una vita di lavoro’.

Pensioni novità 2018, le parole di Boeri dell’Inps

Intanto leggiamo cosa ha detto il Presidente dell’Inps. Boeri ha spiegato che secondo i calcoli sviluppati dall’Istituto Nazionale Previdenza Sociale le misure costerebbero oltre 90 miliardi di debito aggiunto per i cittadini. ‘Tornare indietro – per Boeri – costerebbe tantissimo. La draconiana legge Fornero ha elevato l’eta del pensionamento in modo drastico in una fase di recessione, ma era un provvedimento emergenziale‘. Quindi sarebbe impossibile per l’Inps tornare indietro, perché farlo costerebbe troppo.

Pensioni novità 2018, Anief ‘mantenete le promesse’

Il richiamo dell’Anief è quindi rivolto a chi l’abolizione della riforma Fornero l’ha proposta prima delle elezioni. ‘Dopo le promesse elettorali, i nostri leader politici hanno già allentato la presa, dando campo libero ai professori di Economia e Finanza e ai vertici dell’Inps, che fanno a gara per spiegare i motivi per cui non si potrà legiferare né la quota 100, né la ‘finestra’ a 61 anni’. Il sindacato ha una posizione esplicita che riguarda i lavoratori della scuola. Ovvero la richiesta di uscita dal lavoro a 61 che, per chi opera nella scuola, dove lo ‘stress da lavoro è altissimo, è diventata una necessità imprescindibile’. Ieri una delegazione dell’Anief ha incontrato alcuni dirigenti del Ministeri insieme ad alcuni parlamentari.

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‘Fare finta di niente, accampando numeri o scusanti legate alla mancanza di fondi pubblici adeguati, rappresenterebbe l’ennesima presa in giro. La stessa che ha portato gli assegni pensionistici a ridursi progressivamente, fino a rasentare il dimezzamento dell’ultimo stipendio. Attendiamo con estrema fiducia che i politici che hanno vinto le elezioni, anche grazie alla promessa di anticipare l’uscita da lavoro, inseriscano tra gli obiettivi prioritari da realizzare nella XVIII legislatura la riduzione delle soglie per andare in pensione. L’attenzione si sposta dunque sulla eventuale formazione del prossimo governo.

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L'autore: Giuseppe Spadaro

Direttore Responsabile di Termometro Politico. Iscritto all'Ordine dei Giornalisti (Tessera n. 149305) Nato a Barletta, mi sono laureato in Comunicazione Politica e Sociale presso l'Università degli Studi di Milano. Da sempre interessato ai temi sociali e politici ho trasformato la mia passione per la scrittura (e la lettura) nel mio mestiere che coltivo insieme all'amore per il mare e alla musica.
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