Sondaggi politici Tecnè: il 33% degli iscritti Cgil ha votato M5S il 4 marzo
Sondaggi politici Tecnè: il 33% degli iscritti Cgil ha votato M5S il 4 marzo
Il 33% degli iscritti Cgil ha votato per il Movimento 5 Stelle lo scorso 4 marzo. A sostenerlo è un’indagine commissionata dallo stesso sindacato all’Istituto Tecnè e pubblicata sul Corriere. Il PD è stato scelto dal 35% dei militanti, l’11% ha optato per Liberi e Uguali mentre il 2% ha dato fiducia alla lista +Europa della Bonino. In pratica un iscritto su due ha dato la sua preferenza ad una formazione di “sinistra”. Tanti, certo, ma molto meno rispetto a qualche anno fa quando il bacino di voti del più grande sindacato italiano era quasi tutto ad appannaggio del centrosinistra.
La riforma Fornero sulle pensioni, la buona scuola, l’ostracismo del governo Renzi nel trattare con la Cgil ma anche con le altre sigle sindacali, ha disaffezionato un popolo che da sempre si identificava con i valori della sinistra. Valori che sono stati presi in prestito in parte da M5S ma anche dalla Lega di Salvini.
Secondo l’indagine Tecnè infatti, il 10% degli iscritti Cgil ha votato per la Lega. Fatti i dovuti conti, Carroccio e pentastellati insieme hanno preso il 43% dei voti totali. Considerato poi che il 92% dei rispondenti al sondaggio ha affermato di essere andato a votare, il numero di iscritti che ha scelto di non dare la propria preferenza alla sinistra è così ripartito: 1,6 milioni ha votato per i grillini mentre 500 mila per la Lega. Su una base votanti di 5 milioni di persone. Non pochi.
Interpellato dal Corriere della Sera, il docente di Scienze politiche all’università di Trieste, Paolo Feltrin, commenta così i dati. “L’idea del centrosinistra di sganciarsi dalla constituency sindacale per cercare altri voti, la cosiddetta Terza via, non ha pagato. Viene da chiedersi perchè il Pd abbia in modo così pervicace snobbato un bacino di voti tradizionalmente suo”.
Sondaggi politici Tecnè: nota metodologica
In attesa di diffusione