Governo, si avvicinano le elezioni anticipate. Che fine farà il PD? Assemblea il 19 maggio

Pubblicato il 8 Maggio 2018 alle 19:56 Autore: Giuseppe Spadaro
sondaggi politici. Governo, si avvicinano le elezioni anticipate. Che fine farà il PD

Governo, si avvicinano le elezioni anticipate. Che fine farà il PD?

Il Partito Democratico ha fissato la data dell’assemblea nazionale. Si terrà il prossimo 19 maggio alle ore 10:30. I punti fissati all’ordine del giorno dell’assemblea sono le dimissioni di Renzi. Si tratta dunque di decidere a chi affidare la responsabilità del PD in questa fase. dettaglio di non poco conto se si considera che colui o colei che sarà individuato potrà dover gestire le prossime elezioni e quindi anche eventualmente la composizione delle liste elettorali. L’ala dei non-renziani sembra essere compatta sul nome di Martina. Ma mancano ancora molti giorni e tutto può accadere. Soprattutto bisognerà valutare con attenzione le mosse del segretario dimissionario Renzi che potrebbe decidere di puntare sul Presidente Orfini o altri nomi.

Governo, Di Maio e Salvini rispondono a Mattarella ‘Al voto subito’

La mancata formazione di un governo pone in primo piano l’ipotesi di elezioni anticipate. Il voto del 2013 e del 2018 ha certificato un Paese tripolare. In forte difficoltà sul piano politico e soprattutto elettorale è un centrosinistra uscito fortemente ridimensionato dall’ultimo voto dello scorso 4 marzo. Il PD è molto distante dai fasti delle elezioni europee del 2014 quando raccolse il 40% dei voti. A distanza di 4 anni da quel voto e dopo la sonora bocciatura sul referendum costituzionale si attesta stabilmente sotto il 20%. Intorno al 18% ma in caso di elezioni anticipate potrebbe ulteriormente perdere terreno.

Poco fa, al termine del terzo giro di consultazioni, Mattarella ha proposto ai partiti la nascita di un governo neutrale o il ritorno alle urne. Immediata la reazione di Di Maio e Salvini che hanno chiesto al Presidente della Repubblica un nuovo voto. L’intenzione non dichiarata dei due leader è di polarizzare ulteriormente il voto e presumibilmente a farne le spese potrebbe essere proprio il Partito Democratico. Che succederà adesso?

Governo, date elezioni e congresso

Oltre alle eventuali elezioni anticipate, il PD dovrà nuovamente definire una linea politica passando da un congresso. In caso di elezioni nei prossimi mesi, il congresso sarà spostato più avanti. Ma stante le dimissioni di Renzi a chi saranno affidate le decisioni del partito? C’è stata nei giorni scorsi la proposta del sindaco di Milano Sala e presidente della Regione Zingaretti di ‘affidare il partito a dieci saggi’. Da Milano ‘può partire – ha aggiunto Sala – una proposta per il Pd, diversa da quella che ci ha portato al 18%’. ‘Nessuno vuole candidarsi a nulla: non al potere delle segreterie ma a quello delle idee’. Entro fine anno il PD potrà essere dunque chiamato a nuove elezioni ed al prossimo congresso.

Governo, ruolo di Gentiloni

Il ruolo di Gentiloni come premier, sempre stando alle parole di poco fa Mattarella, si è esaurito. Il PD potrebbe individuare anche alle prossime elezioni nella figura di Gentiloni quella del candidato premier. Ma che ruolo avrebbe Renzi? E soprattutto chi avrebbe il compito di costruire le liste e scegliere i candidati? Sono le domande più ricorrenti in queste ore tra i deputati eletti lo scorso 4 marzo. Domande non da poco visto che dall’esito elettorale delle prossime elezioni si potrebbe ridefinire la geografia politica nazionale e determinare una sorta di bipolarismo questa volta composto da centrodestra da una parte e Movimento 5 Stelle dall’altro.

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L'autore: Giuseppe Spadaro

Direttore Responsabile di Termometro Politico. Iscritto all'Ordine dei Giornalisti (Tessera n. 149305) Nato a Barletta, mi sono laureato in Comunicazione Politica e Sociale presso l'Università degli Studi di Milano. Da sempre interessato ai temi sociali e politici ho trasformato la mia passione per la scrittura (e la lettura) nel mio mestiere che coltivo insieme all'amore per il mare e alla musica.
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