Giro d’Italia 2018: la prima settimana completa è conclusa, tiriamo qualche somma

Pubblicato il 14 Maggio 2018 alle 09:00 Autore: Lorenzo Annis
Giro d'Italia 2018

Giro d’Italia 2018: la prima settimana completa è conclusa, tiriamo qualche somma

Ieri pomeriggio si è corsa la nona tappa (con arrivo sul Gran Sasso) che ha chiuso la prima settimana completa del Giro d’Italia 2018.

La vittoria è andata a Simon Yates che ha consacrato anche la sua leadership nella classifica generale.

Essendo oggi giorno di riposo, andiamo a vedere come si stanno comportando i corridori in lotta per la generale, gli outsider e le prime sorprese.

Giro d’Italia 2018: Yates comanda, Chaves lo “protegge”. Bene Pinot

Come detto, l’attuale maglia rosa (e maglia blu di miglior scalatore) è Simon Yates, che comanda la generale con 32” sul compagno di squadra della Mitchelton Scott Esteban Chaves e 38” sul vincitore della scorsa edizione Tom Dumoulin della Sunweb.

Due delle prime tappe con arrivo in salita sono andate appannaggio proprio dei primi due corridori della generale, che si son dimostrati forti, con gamba, affiatati e soprattutto con voglia di emergere.

Tutto fa pensare che, in caso di cedimento di Yates, i gradi di capitano passino sulle spalle proprio di Chaves.

In quarta posizione troviamo il redivivo Thibaut Pinot (a “45), già autore di un paio di piazzamenti importanti in tappa. Il francese ama il Giro e vuole provare a portarselo a casa o quantomeno a salire sul podio finale di Roma, dopo il quarto posto finale dello scorso anno.

Il primo degli italiani è Domenico Pozzovivo, 5° a 57”. Il lucano sembra prepararsi fisicamente per le prossime tappe con arrivo in salita, nelle quali vuole ben figurare e perché no provare a fare qualcosa di importante.

Occhio anche a Richard Carapaz, giovane scalatore della Movistar e vincitore sabato a Montevergine dove ha messo in scena un assolo strepitoso nel finale ed è attualmente 6° a 1.20” in classifica generale ed in possesso della maglia bianca di leader della classifica giovani.

Miguel Angel Lopez, giovane scalatore dell’Astana, al momento ha pagato una caduta e si trova 13° a 2.34” ma con tanta voglia di rimontare.

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Giro d’Italia 2018: flop abruzzese di Froome e Aru

Flop sul Gran Sasso per Chris Froome e Fabio Aru.

Il capitano della Sky è caduto due volte in questo inizio, nella ricognizione della prima tappa e successivamente sabato. Ieri ha perso oltre un minuto ed ora si trova 11° a 2.27” da Yates.

Il sardo invece, dopo aver assicurato prima della tappa di stare bene, ha perso 1.15” dalla maglia rosa, addirittura più di Froome, ed ora si trova 15° a 2.36”.

Da entrambi ci si aspetta sicuramente di più nella seconda e soprattutto terza settimana, anche se corrono fortemente il rischio di uscire fuori dai giochi della generale in breve tempo.

Giro d’Italia 2018: italiani in fuga e lavoratori, bene Viviani

Come si stanno comportando gli altri italiani?

Tutto sommato bene, c’è tanta Italia a questo Giro e molti di questi stanno facendo davvero bene.

Molti di loro vanno in fuga ogni giorno, altri lavorano in gruppo per i propri capitani.

Tre tappe fin qui sono andate ai nostri corridori: trattasi delle due vittorie israeliane di Elia Viviani e quella con arrivo a Santa Ninfa conquistata da Enrico Battaglin.

Proprio Viviani indossa la maglia ciclamino, quella a punti. Probabilmente gli basterebbe amministrare e soprattutto arrivare a Roma all’ultima tappa per conquistarla, talmente già ampio è il suo vantaggio.

Peccato per il velocista della Wilier Selle Italia Jakub Mareczko, ritiratosi nel corso della tappa di ieri dopo aver avuto difficoltà palesi nelle poche tappe di montagna fin qui corse.

Tra le sorprese nostrane da segnalare Giulio Ciccone della Bardiani e Davide Ballerini dell’Androni Giocattoli, molto bravi nello svolgere i propri compiti in queste prime tappe.

Recupera terreno in classifica Davide Formolo, caduto nella sesta tappa alle pendici dell’Etna.

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L'autore: Lorenzo Annis

Nato il 1° luglio del 1996, è nel Termometro Politico dal 2017. Scrive prevalentemente di sport dividendosi tra pallone e pedali, le sue più grandi passioni sportive.
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