La truffa del secolo: trama, cast e recensione del film uscito al cinema

Pubblicato il 2 Luglio 2018 alle 18:13 Autore: Laura Segatti
la truffa del secolo

La truffa del secolo: trama, cast e recensione del film uscito al cinema

Cosa può esserci di più avvincente che di un film tratto da una storia vera? Un “Made in France” che porta la firma del regista Marchal Olivier, in sala con Movies Inspired. Nel cast spiccano le figure di Benoît Magimel e Gerard Depardieu.

La truffa del secolo: tratto da una storia vera

Come si evince dal titolo, la pellicola narra di una truffa da parte di un imprenditore ai danni dello stato francese. L’azienda di Antoine Roca (Magimel) è ormai sull’orlo del fallimento, ma l’uomo d’affari troverà ben presto una via di fuga all’imminente chiusura sfruttando uno stratagemma nel sistema di tassazione sulle risorse energetiche che emettono biossido di carbonio nell’atmosfera, la così detta “Carbon tax”.

Oltre ai problemi finanziari, Roca dovrà misurarsi con alcune resistenze familiari: la prima da parte del suocero (Depardieu), che da sempre lo riteneva un inetto e con il quale non scorerà buon sangue e seconda la moglie, interpretata da Carole Brana, che lo lascerà nel corso del film.

Per iniziare la scalata e prendere parte all’affare, Antoine inizierà ad architettare società fantasma da posizionare in tutta Europa. Si vedrà cosi invischiato in un circolo malavitoso che lo ingloberà a tal punto in una spirale di illegalità dalla quale non gli sarà più possibile tornare indietro.

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La truffa del secolo è un processo di trasformazione morale

In 112 minuti percorriamo il processo di trasformazione morale di un uomo, il quale inizialmente fugherà ogni possibilità di atti illeciti ai danni del suo paese, assumendosi sempre le proprie responsabilità nella gestione dell’azienda di famiglia, ma successivamente si ritroverà con le spalle al muro, abbandonato dallo Stato che rifiuta l’aiuto chiesto e completamente inerme di fronte ad una famiglia che non lo supporterà. Il protagonista andrà contro i propri valori e la propria morale, abbraccerà così una condotta incentrata sulla disonestà e l’illegalità.

La truffa del secolo che generò un buco da quasi 2 miliardi nelle casse francesi

Il regista, autore di “Gangster” e “36 Quai des Orfèvres”, in un commento spiega quanto questa truffa finanziaria sia stata, oltre che machiavellica, per i suoi risvolti inaspettati sul piano finanziario, sopratutto un’ingente perdita_ non solo per lo stato francese (paliamo di 1 miliardo e 800 milioni di euro) ma anche per gli altri stati europei (quasi otto miliardi). É Il tentativo di un uomo di salvare la sua azienda e i suoi dipendenti. Nuove relazioni d’affari intrecciate con uomini poco rispettabili. Il piacere di una vita sfrenata frutto di una fortuna costruita in un soffio. Tutto questo porterà il protagonista a soccombere.

Perché, come cita Marchal: “non poteva essere altrimenti”.

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