Stipendio in contanti: importo sanzione raddoppiato, ecco la cifra

Pubblicato il 18 Settembre 2018 alle 00:45 Autore: Giuseppe Spadaro
Stipendio in contanti importo sanzione raddoppiato ecco la cifra

Stipendio in contanti: importo sanzione raddoppiato, ecco la cifra

Sanzione stipendio in contanti, quanto si paga


Dall’1 luglio 2018 è vietato al datore di lavoro pagare lo stipendio in una forma non tracciabile. Infatti è stata introdotta una legge applicabile a datori di lavoro e committenti di servizi che da allora sono tenuti a versare stipendi o retribuzione tramite banche; uffici postali o altre tipologie tracciabili sotto forma di bonifico bancario o assegno. In caso di mancato rispetto della disposizione è previsto a una sanzione economica dai 1.000 a 5.000 euro. Ma recentemente è stato chiarito che l’importo della sanzione può aumentare se il pagamento riguarda stipendi o somme superiore ai 3.000 euro.

Stipendio in contanti, quando si intende rapporto di lavoro

Diventa importante fare una precisazione. Infatti siccome si parla di rapporto di lavoro vediamo cosa si intende. ‘Ogni rapporto di lavoro subordinato; indipendentemente dalle modalità di svolgimento della prestazione e dalla durata del rapporto; nonché ogni rapporto di lavoro originato da contratti di collaborazione coordinata e continuativa; e dai contratti di lavoro instaurati in qualsiasi forma dalle cooperative con i propri soci’.

Stipendio in contanti, cosa succede oltre i 3.000 euro

Ma c’è di più. Perché l’Ispettorato Nazionale del Lavoro ha spiegato, con nota n. 7369/2018, che pagare cifre superiori ai 3.000 euro mensili fa scattare anche la sanzione prevista dalla normativa antiriciclaggio. Perciò se datore di lavoro o i committenti pagano somme pari o superiore ai 3.000 euro in contanti sono previste sanzioni col pagamento di somme che vanno dai 3.000 euro fino a 50.000 mila euro. Perché? Oltre a violare la Legge 205/2017  si configura anche la violazione dell’articolo 49, comma 1, del D. Lgs n. 231/2007 della norma antiriciclaggio.

In contanti possono essere riconosciuti al lavoratore i rimborsi spese per un viaggio, vitto e alloggio. Invece l’indennità di trasferta va documentata e tracciata tracciata.

Stipendio in contanti, informazioni utili

Più precisamente vediamo dunque quali sono le modalità ammesse per il pagamento: bonifico sul conto del lavoratore, identificato da codice Iban; strumenti di pagamento elettronico; in contanti esclusivamente presso sportello bancario o postale dove il datore di lavoro ha aperto un conto corrente di tesoreria con mandato di pagamento; assegno consegnato al lavoratore o a un suo delegato.

Inoltre ci sono soggetti esentati dalla norma. Le disposizioni non si applicano ai rapporti di lavoro instaurati con le pubbliche amministrazioni; né a quelli che rientrano nell’ambito di applicazione dei contratti collettivi nazionali per gli addetti a servizi familiari e domestici; non riguardano le borse di studio; né i lavoratori autonomi che effettuano prestazioni occasionali.

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L'autore: Giuseppe Spadaro

Direttore Responsabile di Termometro Politico. Iscritto all'Ordine dei Giornalisti (Tessera n. 149305) Nato a Barletta, mi sono laureato in Comunicazione Politica e Sociale presso l'Università degli Studi di Milano. Da sempre interessato ai temi sociali e politici ho trasformato la mia passione per la scrittura (e la lettura) nel mio mestiere che coltivo insieme all'amore per il mare e alla musica.
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