Batterio Killer a Massa: 34 morti sospette, le novità dalle indagini

Batterio Killer a Massa: 34 morti sospette, le novità dalle indagini

Era lo scorso febbraio quando, in seguito a trentaquattro casi di morte sospetta, si cominciò a parlare del cosiddetto batterio killer.

Un’anomala infezione, aveva infatti colpito numerosi pazienti dell‘Ospedale di Massa, uccidendone una parte. Nel fascicolo degli indagati appaiono i nomi di numerosi medici. Ci sarebbe, tra gli altri, il Primario dell’Ospedale delle Apuane, Alessandro Pampana. 

Le indagini, partendo dall’analisi dettagliata delle cartelle cliniche dei pazienti deceduti, hanno dato esiti importanti all’interno dell’inchiesta; nata per omicidio colposo.

Batterio Killer a Massa: le indagini della Procura

Gli inquirenti stanno cercando di fare chiarezza sulle morti; avvenute stranamente a distanza così ravvicinata l’una dall’altra; per giunta in situazioni analoghe.

Punto di partenza, sono state le domande rivolte ai familiari delle vittime. Si pensa così di poter confrontare le cartelle cliniche dei pazienti con le dichiarazioni di chi gli era più vicino.

La gran parte delle persone presumibilmente decedute a causa del batterio killer, era ricoverata presso la struttura ospedaliera per  insufficienza polmonare.

Gli inquirenti stanno cercando di capire se l’Ospedale sia responsabile della diffusione dell’infezione; che ha portato alla morte di quei pazienti ricoverati.

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Batterio Killer a Massa: la difesa dell’Azienda Sanitaria

L’azienda sanitaria ha espresso la massima solidarietà nei confronti dei medici coinvolti. Si chiede inoltre alla Procura il pieno riservo durante le indagini.

L’ospedale di Massa, dal canto suo, si difende. Ha infatti dimostrato come il numero dei decessi avvenuti tra la fine del 2017 e l’inizio del 2018 sia tutt’altro che sospetto.

I casi di morte sono pressoché pari al numero dei decessi negli anni precedenti. Inoltre possono essere equiparati a quelli di altri reparti di ospedali simili.

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