Decreto Netflix: film italiani prima al cinema, cosa dice il testo

Pubblicato il 14 Novembre 2018 alle 21:43 Autore: Giuseppe Spadaro
Decreto Netflix film italiani prima al cinema, cosa dice il testo

Decreto Netflix: film italiani prima al cinema, cosa dice il testo

Alcuni l’hanno già ribattezzata la norma anti-Netflix. Di cosa parliamo? Del decreto attuativo della legge sul cinema 220 del 2016 che riguarda solo i film italiani. L’annuncio è arrivato direttamente dal ministro dei Beni Culturali Bonisoli. In pratica si tratta del decreto con cui si stabilisce l’uscita dei film prima al cinema e solo dopo sulle piattaforme, come Netflix specializzata nelle serie tv. La notizia si inserisce nell’accesa contrapposizione tra gli esercenti delle sale cinematografiche e i gruppi di piattaforme di streaming.

Decreto Netflix, Ministro Bonisoli: film prima nelle sale e poi nei cinema

La posizione del ministro italiano? Stando a quanto dichiarato da Bonisoli l’intervento legislativo andrà appunto nella direzione auspicata dai gestori delle sale. Infatti il decreto stabilisce – secondo l’annuncio – che i film escano prima al cinema e poi sulle altre piattaforme. Queste le parole del responsabile del dicastero competente. “Mi accingo oggi (14 novembre 2018) a firmare il decreto che regola le finestre in base a cui i film dovranno essere prima distribuiti nelle sale. E dopo di questo su tutte le piattaforme che si vuole. Penso sia importante assicurare che chi gestisce una sala sia tranquillo nel poter programmare film senza che questi siano disponibili in contemporanea su altre piattaforme”.

Inoltre il ministro ha aggiunto che il decreto consentirà “i gestori dei cinema di sfruttare appieno l’investimento per migliorare le sale e offrire un’esperienza di visione sempre più emozionante”.

Decreto Netflix, commento dell’associazione autori (ANAC)

Poco dopo le parole del ministro, il commento dell’associazione degli autori (ANAC). “Con la firma del decreto che stabilisce che i film dovranno essere prioritariamente proiettati nelle sale, sembra esserci la volontà di porre regole precise in nome di un sistema che si basa, coerentemente con l’architettura della legge, sulla centralità della sala. È chiaro che per avere un’opinione più precisa sul provvedimento va conosciuta la durata delle diverse finestre tra un’uscita e l’altra e vanno valutati gli effetti sulla frequentazione in sala, ma il fatto nuovo è che con una legge si affermi il ruolo prioritario della visione su grande schermo. Con questa norma l’Italia non arriva ancora ad eguagliare il sistema che vige in Francia ma si avvicina alle altre legislazione europee”.

Seguiranno aggiornamenti circa i tempi, previsti dal decreto, che dovranno intercorrere tra la proiezione al cinema e gli altri canali di distribuzione. Compreso un eventuale approfondimento sulla legislazione negli altri Paesi europei.

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L'autore: Giuseppe Spadaro

Direttore Responsabile di Termometro Politico. Iscritto all'Ordine dei Giornalisti (Tessera n. 149305) Nato a Barletta, mi sono laureato in Comunicazione Politica e Sociale presso l'Università degli Studi di Milano. Da sempre interessato ai temi sociali e politici ho trasformato la mia passione per la scrittura (e la lettura) nel mio mestiere che coltivo insieme all'amore per il mare e alla musica.
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