Storia di un impiegato: trama e cast dello spettacolo al fACTORy32 e date

Pubblicato il 9 Gennaio 2019 alle 13:44 Autore: Giuseppe Spadaro

“Storia di un impiegato” è il nome dell’album del ’73 di De André a cui si ispira lo spettacolo che andrà in scena il 12-13 gennaio presso fACTORy32 Milano

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Storia di un impiegato: trama e cast dello spettacolo al fACTORy32 e date

Il 12 e 13 gennaio 2019 a Milano, presso fACTORy32, andrà in scena “Storia di un impiegato” di Fabrizio De André. Una produzione di Teatro del Simposio e A3 Apulia Project. Lo spettacolo è tratto dall’album di uno dei più grandi poeti e cantautori italiani. (Qui il nostro articolo su Principe Libero, film dedicato alla sua vita).

Con arrangiamenti originali a cura di Walter e Fabio Bagnato degli A3 Apulia Project e drammaturgia di Antonello Antinolfi, la regia è a cura di Francesco Leschiera con Francesco Leschiera, Fabio Bagnato (chitarre e voce),Walter Bagnato (pianoforte, fisarmonica, voce), Guido Bistolfi (basso elettrico), Umberto Gillio (batteria). Mentre scene e costumi sono di Paola Ghiano e Francesco Leschiera e le luci di Luca Lombardi. L’assistente alla regia è Alessandro Macchi e la grafica di Valter Minelli. Per info e prenotazioni è possibile rivolgersi scrivedo all’indirizzo info@factory32.it.

Dall’album Storia di un impiegato” di De André del 1973

Ad illustrare il progetto è la produzione che narra in breve il motivo per cui ha deciso di presentare lo spettacolo.

Storia di un impiegato” è un concept album del 1973, un disco che potrebbe essere un romanzo, un’opera teatrale, un film. Fabrizio De André tratteggia in quest’album la storia di una ribellione sognata, tentata, fallita e, infine, paradossalmente riuscita. È la rivolta di un impiegato, simbolo della mediocrità della società borghese degli anni ’70, anni in cui, alla violenza degli estremismi terroristici, lo spirito rivoluzionario del ’68 andava perlopiù sopravvivendo in azioni anarchiche, individualiste e sempre irrimediabilmente sterili. Molte di quelle tematiche, rilette oggi, rimangono inalterate: la ricerca di un senso di appartenenza, la solitudine, il senso di sconforto. L’impiegato di oggi, che possiamo rileggere come “uomo comune” è immerso nella stessa impossibilità a creare una vera relazione con la società che lo circonda e che lo porti a sviluppare quel senso di appartenenza collettivo.

Sulla base di questo parallelismo lo spettacolo si svolge da un lato riproponendo le poetiche dell’album, riarrangiato e suonato dal vivo, e dall’altro mediante la messa in scena di un protagonista, l’impiegato-persona di oggi, che attraverso un linguaggio contemporaneo mette in luce le i conflitti e le tematiche tutt’ora presenti.

Questo spettacolo, non è semplicemente la riproposizione musicale dell’album, ma in chiave più teatrale è una rilettura e un confronto, attraverso le parole dell’uomo di oggi, di quel mondo evocato, a distanza di tanti anni. Un mondo contemporaneo in cui “le piccole guerre quotidiane si vincono e si perdono nel più assoluto silenzio”

“…..per quanto voi vi crediate assolti siete per sempre coinvolti….” Fabrizio De André

Storia di un impiegato, Note di Regia

Questo progetto vuole unire il linguaggio del teatro e quello della musica. Con la finalità di approfondire tematiche “universali” sull’uomo e la realtà che lo circonda.

Tale necessità si è concretizzata nella scelta di lavorare sull’album di Fabrizio De André “Storia di un impiegato “ed analizzare il parallelismo tra le tematiche espresse, frutto della storia degli anni ‘70,  e gli irrisolti di un uomo contemporaneo incarnato nella figura dell’impiegato.

Il lavoro consiste nell’arrangiamento delle canzoni dell’album e in una elaborazione drammaturgica originale che consenta di attualizzare le tematiche trasmesse dal cantautore. La regia assembla questi due linguaggi attraverso un processo di unione e dal confronto dell’universo poetico evocato da De André e quello reale dell’uomo di oggi, rappresentato dal protagonista, costruisce un’unica materia in cui la musica e le parole possano tratteggiare non la storia di un personaggio, ma la storia di uomo identificato all’interno delle incertezze e delle gabbie sociali contemporanee.

Con questo progetto il Teatro del Simposio e il gruppo musicale A3 Apulia Project rinnovano ulteriormente la loro collaborazione, già maturata attraverso precedenti lavori che hanno visto la partecipazione di Walter Bagnato, fondatore, con suo fratello Fabio, del gruppo musicale, nel ruolo di attore/musicista in produzioni del Teatro del Simposio e con Francesco Leschiera impegnato nella realizzazione dell’ultimo videoclip degli A3 Apulia Project, in qualità di regista.

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L'autore: Giuseppe Spadaro

Direttore Responsabile di Termometro Politico. Iscritto all'Ordine dei Giornalisti (Tessera n. 149305) Nato a Barletta, mi sono laureato in Comunicazione Politica e Sociale presso l'Università degli Studi di Milano. Da sempre interessato ai temi sociali e politici ho trasformato la mia passione per la scrittura (e la lettura) nel mio mestiere che coltivo insieme all'amore per il mare e alla musica.
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