Bonus avvocati 2019: domanda, importo e requisiti. Quando farla

Pubblicato il 22 Marzo 2019 alle 06:19 Autore: Guglielmo Sano

Bonus avvocati 2019: è il contributo che spetta a tutti coloro che si affidano a negoziazione assistita e arbitrato al fine di evitare un processo

Bonus avvocati 2019: domanda, importo e requisiti. Quando farla
Bonus avvocati 2019: domanda, importo e requisiti. Quando farla

Importo bonus avvocato 2019


Il cosiddetto Bonus avvocati è il contributo che spetta a tutti coloro che si affidano alla negoziazione assistita – o arbitrato – al fine di evitare un processo. Insomma, va a sostenere le spese di patrocinio di chi sceglie di non portare la causa in tribunale. Il bonus viene elargito sotto forma di credito d’imposta fino a un massimo di 250 euro. Se ne avrà diritto se la negoziazione si conclude positivamente o in caso di conclusione dell’arbitrato con lodo.

Bonus avvocati 2019: negoziazione assistita e arbitrato

La negoziazione assistita è un istituto indirizzato a trovare un accordo tra due parti evitando una causa in tribunale; una volta che le due parti si mettono d’accordo sottoscrivono – tramite due avvocati – una “convenzione di negoziazione” che avrà carattere esecutivo. Se, invece, la negoziazione non va a buon fine, gli avvocati delle due parti redigono una dichiarazione di mancato accordo e, quindi, si porterà la causa in tribunale.

Simile a quello della negoziazione assistita l’istituto dell’arbitrato; esso prevede che per districare una controversia – molto spesso nell’ambito commerciale – si chieda l’intervento, appunto, di uno o più esperti. Anche in questo caso di parla di una procedura stragiudiziale, insomma, di un’alternativa al tribunale. Se la decisione dell’arbitro mette d’accordo le due parti si giunge a un “compromesso arbitrale”.

Bonus avvocati 2019: incentivi alla degiurisdizionalizzazione

Il bonus avvocati è uno degli incentivi alla degiurisdizionalizzazione previsti dal nostro ordinamento fiscale. Già dal 10 gennaio 2019 è possibile fare richiesta grazie all’apposita sezione – “incentivi fiscali” presente sul sito del Ministero della Giustizia. Alla domanda bisogna allegare una serie di documenti; innanzitutto, la copia della fattura dell’avvocato o dell’arbitro insieme al documento che ne accerta l’avvenuto pagamento.

Dunque, è necessario presentare la copia della convenzione di negoziazione o la copia del lodo arbitrale. In caso di negoziazione servirà anche la copia della trasmissione dell’accordo al Consiglio dell’ordine degli avvocati; in caso di arbitrato servirà il provvedimento giudiziale di trasmissione del fascicolo. Consegnata tutta la documentazione, sarà il Ministero della Giustizia a comunicare l’importo che spetta in proporzione ai costi sostenuti.

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L'autore: Guglielmo Sano

Nato nel 1989 a Palermo, si laurea in Filosofia della conoscenza e della comunicazione per poi proseguire i suoi studi in Scienze filosofiche a Bologna. Giornalista pubblicista dal 2018 (Odg Sicilia), si occupa principalmente di politica e attualità
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