Sondaggi europee 2019: “Lega tra il 20-25%”, ecco i temi preoccupanti

Pubblicato il 11 Aprile 2019 alle 16:01 Autore: Guglielmo Sano

Sondaggi europee 2019: alle prossime Europee, la Lega potrebbe raccogliere una percentuale molto diversa da quella ipotizzata ad oggi dalle rilevazioni

Sondaggi europee 2019: "Lega tra il 20-25%", ecco i temi preoccupanti
Sondaggi europee 2019: “Lega tra il 20-25%”, ecco i temi preoccupanti

Secondo il sondaggista Arnaldo Ferrari Nasi, alle prossime Europee, la Lega prenderà una percentuale molto diversa da quella ipotizzata, attualmente, dalla maggior parte delle rilevazioni delle intenzioni di voto.

Sondaggi europee 2019: un risultato sotto le aspettative

“I temi economici potrebbero frenare la corsa di Salvini, che alle prossime europee difficilmente riuscirà a raccogliere il 32-33% di consensi che oggi gli accreditano i sondaggi: a mio avviso, potrebbe fermarsi intorno al 22-25% al massimo”; così ha dichiarato proprio Ferrari Nasi in un’intervista rilasciata pochi giorni fa a ItaliaOggi. Temi delicati quelli relativi al lavoro, alla crescita e, in generale, all’economia del paese e non solo Ferrari Nasi ritiene che siano quelli in cima alle priorità degli italiani.

Ora, se la maggioranza non sarà in grado di affrontarli in modo soddisfacente, le due forze di governo potrebbero accusare un forte calo di consensi. Se per vari motivi, la questione è già all’ordine del giorno in casa dei pentastellati, è ben diverso il momento del Carroccio. Secondo tutti i sondaggi, il partito di Salvini è saldamente – al netto delle oscillazioni – oltre il 30%. Per alcuni istituti, potrebbe superare addirittura il 35% in occasione del voto per l’Europarlamento.

 Sondaggi europee 2019: dato “drogato”?

Per Ferrari Nasi, invece, la Lega non può più crescere; in pratica, non potrà mai comunque superare la soglia del 32-33%. Tra l’altro, il sondaggista tiene a sottolineare come il dato attribuito al Carroccio, già adesso, sia da ritenersi “drogato”. In che senso? “Storicamente il nucleo duro della Lega vale il 4% a livello nazionale, che ha veleggiato fino all’8% nei momenti migliori della propria offerta politica. Adesso, però, si è creata una contingenza fantastica”.

Innanzitutto, a destra si è creato il deserto per via del progressivo ritrarsi di Forza Italia, sostiene Ferrari Nasi; poco ha potuto finora “il grande impegno dei nuovi dirigenti di FdI”. D’altra parte, anche certi spazi “moderati” occupati dal Pd, sono stati conquistati da Salvini; inoltre, il capo leghista da tempo ha cominciato ad attingere anche dall’elettorato a 5 stelle.

Insomma, tutte le forze politiche stanno sbagliando qualcosa quanto meno nella comunicazione, senza considerare “diatribe interne e politiche errate”, col proprio elettorato di riferimento; la capacità attrattiva della Lega ha fatto il resto. Ma allora cosa rende Salvini così efficace? “Io ho dieci anni di sondaggi pubblicati in cui l’80% degli italiani diceva che il problema era l’immigrazione. E allo stesso modo chiedeva sicurezza, ad esempio, e di comportarsi con mano ferrea contro gli zingari. Salvini è stato bravo a rispondere a queste attese”. Detto ciò, la situazione economica potrebbe arrestare la galoppata della Lega, come si diceva; se non migliorerà, o almeno se non migliorerà nella percezione degli italiani, di certo lo farà.

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