Sondaggi europee 2019: Ghisleri “italiani disorientati, 30% decide alla fine”

Pubblicato il 8 Maggio 2019 alle 14:31 Autore: Daniele Sforza

Sondaggi europee 2019, con le dichiarazioni di Alessandra Ghisleri di Euromedia: la parola chiave di queste giornate pre-elettorali? Disorientamento.

Sondaggi europee 2019 Ghisleri
Sondaggi europee 2019: Ghisleri “italiani disorientati, 30% decide alla fine”

Intervistata da Diodato Pirone per Il Messaggero, Alessandra Ghisleri, titolare di Euromedia Research, ha fatto il punto della situazione attuale sui sondaggi per le elezioni europee 2019 e le intenzioni di voto. L’umore di questi ultimi giorni può essere riassunto con una sola parola chiave: disorientamento. È questo il concetto chiave che la Ghisleri fa passare, dando un’occhiata alle ultime rilevazioni. L’incertezza pesa non solo l’elettorato in generale, ma anche e soprattutto “un elettore su quattro dei due partiti di governo”. Il 25% degli elettori di M5S e Lega non sta ricevendo feedback positivi dalle continui liti ai vertici governativi. E il 30% deciderà solo alla fine su quale simbolo apporre il contrassegno.

Sondaggi europee 2019: Ghisleri, “Si deciderà alla fine”

Il fondatore di Termometro Politico Gianluca Borrelli ha affermato poco più di una settimana fa a Coffee Break che le ultime due settimane prima del voto saranno decisive per determinare gli equilibri e gli spostamenti nelle intenzioni di voto (potete leggere la notizia qui).

La stessa opinione è stata ribadita dalla Ghisleri al quotidiano romano. Al momento non è possibile sapere con certezza se ci saranno sorprese alle europee come avvenne nel 2014 con il PD di Renzi, ma la titolare di Euromedia non esclude sorprese. “Circa il 30% degli italiani decide solo negli ultimi 15 giorni per chi votare e se andare a votare”. Un altro fattore da considerare è che alle Europee votano meno persone rispetto alle Politiche, e anche per questa ragione “ogni voto in qualche modo pesa di più”.

Sondaggi europee 2019: Ghisleri, “C’è disorientamento”

Il clima generale nel Paese quando ormai mancano meno di 20 giorni al 26 maggio è comunque quello del disorientamento per la Ghisleri. E questo è determinato soprattutto dalle liti dei due partner del governo. Questa litigiosità “non fa cogliere bene agli italiani in quale direzione stanno andando”. Ed è un peccato perché gli italiani “hanno bisogno di capire velocemente e con chiarezza cosa accade per definire i vantaggi che il governo procura alle persone e al Paese”. Ma il “teatro” dei litigi tra M5S e Lega sta facendo perdere il senso dell’orientamento. Nonostante il grande consenso che ancora persiste nei due elettorati, la domanda che i cittadini si pongono è la seguente: “Cosa porta questo litigio a me e al Paese?”.

Sondaggi europee 2019: cosa accadrà dopo le elezioni?

La litigiosità potrebbe proseguire anche dopo il fatidico 26 maggio, ma in molti si chiedono cosa accadrà dopo quella data? Lega e M5S divorzieranno e si tornerà a nuove elezioni? Oppure il governo proseguirà sulla stessa strada, mantenendo inalterate le sue due anime? La risposta alla questione la conosceremo solo dopo i risultati e dai risultati sarà determinata. Su questo aspetto, però, la Ghisleri afferma che il problema della fiducia nell’elettorato sta nelle promesse (non) mantenute e nella “equazione fra quanto promesso in campagna elettorale e quanto realizzato”. Infatti, “la forza di questi due partiti sta nell’aver dato uno sbocco alle richieste della gente e nell’aver indicato un nemico unificante per i propri elettorati. Perpetuare questo meccanismo, però, non è semplice”.

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L'autore: Daniele Sforza

Romano, classe 1985. Dal 2006 scrivo per riviste, per poi orientarmi sulla redazione di testi pubblicitari per siti aziendali. Quindi lavoro come redattore SEO per alcune testate online, specializzandomi in temi quali lavoro, previdenza e attualità.
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