Elezioni europee, l’affluenza in Europa nel 2014

Pubblicato il 24 Maggio 2019 alle 09:24 Autore: Gianni Balduzzi

Nel 2014 l’affluenza nella maggior parte dei Paesi d’Europa fu molto bassa, quasi ovunque minore che in Italia, fino al 13% slovacco. Come sarà ora?

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Elezioni europee, l’affluenza in Europa nel 2014

Affluenza al voto: gli italiani appaiono essere, nonostante tutto, i più attaccati alle elezioni, anche quando sono europee.

In confronto il resto degli europei appare come un popolo di astensionisti. Basti guardare la mappa di Jakub Mariam sull’affluenza nel 2014. Con il 57% o poco più l’Italia si posizionò quarta dietro Belgio, con il 90%, Lussemburgo, con l’86%, Grecia, con il 60%.

C’è da dire che in molti di questi Paesi il voto è obbligatorio, non è solo un diritto, e anche se è difficile sanzionare effettivamente l’astensionista questo fatto rappresenta una spinta ad andare alle urne. In Danimarca l’affluenza fu simile a quella italiana, e si rimase sopra il 50% anche in Svezia e in Irlanda. Ma altrove regnò l’astensione.

Affluenza bassissima in Repubblica Ceca e Slovacchia

A registrare l’affluenza minore fu la Slovacchia. Votò solo il 13%, un risultato bassissimo, imparagonabile con ogni elezione italiana. In Repubblica Ceca non si andò oltre il 18%

In generale a Est la disaffezione verso l’appuntamento elettorale fu alta, solo un quarto degli sloveni e dei croati andò alle urne, e ancora meno, il 24%, dei polacchi. In Ungheria votò il 29%, in Romania il 32% e in Bulgaria il 36%.

A quanto pare nonostante i generosi sussidi che arrivano da Bruxelles in quelle terre il Parlamento Europeo è ritenuto una realtà lontana e anche le forze politiche locali non investirono in grandi campagne elettorali.

In Germania, Francia e Spagna meno della metà della popolazione andò a votare, ma comunque sopra il 40%.

Non sembra esserci una correlazione con il numero di deputati eleggibili. Si potrebbe pensare che i Paesi che mandano a Bruxelles meno eletti hanno un incentivo inferiore a votare, nonostante pro-capite siano proprio i Paesi con meno abitanti ad avere più deputati.

Però a Cipro si votò come in Spagna, in Irlanda più che in Germania.

Le motivazioni dell’astensione stanno nella disaffezione dalla politica in generale, e da quella europea in particolare.

Sarà interessante verificare se in questa occasione si ripeteranno risultati simili o l’affluenza risalirà. Ma potrebbe anche scendere ulteriormente.

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L'autore: Gianni Balduzzi

Editorialista di Termometro Politico, esperto e appassionato di economia, cattolico- liberale, da sempre appassionato di politica ma senza mai prenderla troppo seriamente. "Mai troppo zelo", diceva il grande Talleyrand. Su Twitter è @Iannis2003
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