Salvini contro Macron: “manderemo le navi Ong in Francia”

Pubblicato il 1 Luglio 2019 alle 15:59 Autore: Alessandro Faggiano

Salvini: “il governo francese si è espresso per l’apertura di tutti i porti, quindi daremo indicazioni per mandare quelle navi in Corsica o a Marsiglia”.

Salvini contro Macron: "manderemo le navi Ong in Francia"
Salvini contro Macron: “manderemo le navi Ong in Francia”

La vicenda della Sea Watch 3 rischia di lasciare importanti strascichi nell’ambito della politica comunitaria. La Francia ha colto l’occasione per attaccare nuovamente l’Italia sulla gestione delle frontiere. Attacchi costanti e reiterati nel tempo diretti prevalentemente alla figura di Matteo Salvini, il leader italiano sicuramente più critico con il Paese transalpino e il più intransigente con Bruxelles.

Macron attacca Salvini e il ministro dell’Interno lo provoca

Matteo Salvini non ha esitato nel ricordare all’Eliseo la gestione quanto meno dubbiosa della frontiera di Ventimiglia e del respingimento al confine dei migranti.

Salvini crede che si tratti di una tattica del governo francese per creare l’incidente politico. “Ma la linea della fermezza paga. Da oggi una destinazione diversa c’è: il governo francese si è espresso per l’apertura di tutti i porti, quindi daremo indicazioni per mandare quelle navi in Corsica o a Marsiglia”.

L’ipotesi, lanciata dal Viminale, non ha ancora trovato risposta e, probabilmente, non arriverà alcuna dichiarazione ufficiale.

Nell’ultima intervista, Salvini attacca anche il Partito Democratico, in particolare i deputati che sono saliti a bordo della Sea Watch 3 per dare il loro appoggio a Carola Rackete. “Il comportamento dei parlamentari del Pd è inqualificabile e lo è anche per i loro elettori, che non li hanno mai visti andare fuori dalle fabbriche a protestare a favore degli operai italiani licenziati”.

Oltre al caso della Sea Watch, a Bruxelles si gioca una partita fondamentale

Il vertice decisivo del Consiglio Europeo per nominare le maggiori cariche dell’UE per i prossimi anni si è risolto in un nulla di fatto, per la prima volta nella storia comunitaria. Per quanto il caso della Sea Watch potrà far parlare di sé per molto tempo a venire (specialmente in piena estate, con l’intensificarsi della tratta del Mediterraneo), la priorità è diretta alla formazione della nuova governance europea.

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L'autore: Alessandro Faggiano

Caporedattore di Termometro Sportivo e Termometro Quotidiano. Analista politico e politologo. Laureato in Relazioni Internazionali presso l'Università degli studi di Salerno e con un master in analisi politica conseguito presso l'Universidad Complutense de Madrid (UCM).
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