Conto corrente: tassi interesse negativi, come funzionerebbe in Italia

Pubblicato il 31 Luglio 2019 alle 09:10 Autore: Daniele Sforza

Ultime notizie sul conto corrente: cosa accadrebbe se sui nostri conti deposito le banche applicherebbero tassi negativi anziché positivi?

Conto corrente: tassi interesse negativi, come funzionerebbe in Italia

I titolari di conto corrente e conto deposito italiani sono noti per essere dei grandi risparmiatori. Visto che il mattone non rende più, i contribuenti cercano forme di investimento e di risparmio con rendite sicure. A volte la rendita sicura può consistere semplicemente nel mantenere i propri soldi su un conto, sperando che poi i tassi di interesse applicati sul deposito aumentino l’importo consolidato. Eppure in un Paese come la Germania oltre il 50% delle banche sta applicando tassi di interesse negativi sulle somme depositate. Sostanzialmente questo significa che chi “parcheggia” soldi su conto deposito, se li ritroverà decurtati con il passare del tempo.

Conto corrente e conto deposito: cosa sta succedendo in Germania

Come scrive Il Fatto Quotidiano, citando un sondaggio di Biallo.de a sua volta riportato da Suddeutsche Zeitung, le banche che applicano tassi di interesse negativi nel Paese teutonico sono sempre di più: si parla di 107 istituti su un totale di 160. Due banche su tre applicano un tasso del -0,4% annuo, che sarebbe “lo stesso tasso di mora che le banche pagano per parcheggiare il denaro presso la Banca centrale europea”.

Conto corrente e conto deposito: tassi negativi, perché?

Questa novità dei tassi negativi è frutto delle scelte della Bce in fatto di politica monetaria: un ulteriore allentamento del tassi porterà una conseguenza nel Paese tedesco, ovvero aumentare il numero delle banche che applicheranno i tassi negativi sui depositi. Le nuove condizioni dei tassi di interesse hanno però dirette conseguenze anche sui titoli di Stato (“il 90% dei bond emessi da Berlino ha ormai tassi negativi”, ricorda il quotidiano) e sui piani di risparmio.

E se dovesse accadere in Italia?

Ciò fa pensare al caso italiano: se le banche decidessero di applicare il tasso negativo anche sulle somme ferme sui conti deposito cosa accadrebbe? Dove guarderebbe il risparmiatore italiano che ha paura di investire e vuole rendite sicure, anche se piccole? Ci sarebbe un boom di investimenti nei Buoni fruttiferi di Poste Italiane? Oppure si tornerebbe al caro vecchio mattone (o materasso)?

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L'autore: Daniele Sforza

Romano, classe 1985. Dal 2006 scrivo per riviste, per poi orientarmi sulla redazione di testi pubblicitari per siti aziendali. Quindi lavoro come redattore SEO per alcune testate online, specializzandomi in temi quali lavoro, previdenza e attualità.
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