Juventus-Napoli: trasferta vietata ai nati in Campania, Questura smentisce

Pubblicato il 8 Agosto 2019 alle 21:18 Autore: Giuseppe Spadaro

Juventus-Napoli, la trasferta è vietata a chi è nato in Campania. Botta e risposta tra club bianconero e Questura. Ecco cosa è successo.

Juventus-Napoli: trasferta vietata ai nati in Campania, Questura smentisce

Dopo avervi parlato in questo nostro recente articolo del possibile arrivato dell’attaccante messicano Lozano a Napoli, passiamo a notizie relative alle prime sfide clou della serie A. Sabato 31 agosto 2019 si sfideranno a Torino Juventus-Napoli.

Juventus-Napoli, l’antica rivalità

Juventus-Napoli: una sfida da sempre molto sentita, con una grande rivalità tra le due tifoserie. Nonostante manchino diverse settimane alla gara e non sia ancora iniziata la serie A già divampano le polemiche. Il caso è legato alla decisione del club piemontese di interdire e vietare la vendita dei biglietti a tutti coloro che sono nati in Campania. Una decisione abbastanza singolare considerato che di solito, per prassi e per limitare il rischio incidenti, ad essere vietata è la vendita dei biglietti ai residenti della regione della squadra ospite.

Botta e risposta tra Juve e Questura

C’è stato anche una sorta di battibecco tra la Juve e la Questura. Proprio quest’ultima a fronte della decisione della società bianconera di non consentire la vendita dei biglietti a chi è nato in Campania ha fatto sapere di “non aver mai concordato tale decisione con la società sportiva né intende condividerla”.

Ha fatto seguito una precisazione della Juve con cui ha ulteriormente specificato che “le restrizioni sono state comunicate, tramite Posta Elettronica Certificata, agli uffici competenti in data 4 agosto alle ore 16”. Il club ha inoltre aggiunto che “le modalità di vendita dei tagliandi potrebbero subire variazioni, anche sostanziali, solamente a seguito delle determinazioni dell’Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive, che non si è ancora riunito”.

Comune di Napoli: “scelta discriminatoria”

Juventus-Napoli – È Flavia Sorrentino a rispondere dal Comune di Napoli rispetto all’accaduto per stigmatizzare la decisione dei bianconeri: “La notizia da parte della società calcistica juventina di vietare la vendita dei tagliandi per la partita Juve – Napoli, in programma sabato 31 agosto, a chi è nato in Campania ha tutta l’aria di essere una scelta di discriminazione territoriale e sociale. È molto grave che una società sportiva selezioni il pubblico pagante sulla scorta di un fattore arbitrario legato al luogo di nascita. Il comunicato diramato dalla Questura di Torino in cui si afferma che la scelta non è stata nè concordata nè condivisa è un ulteriore elemento che fa riflettere sulle motivazioni che sono alla base di tale decisione. Essere nati a Napoli, essere cittadini campani non è un marchio di disonore né un elemento per cui prendere provvedimenti restrittivi. A meno che non si voglia sdoganare definitivamente o dare liceità ad un messaggio razzista che ha l’intento di colpire i meridionali che vivono e lavorano a Torino”.

Infine si fa notare, a mo’ di curiosità, che l’attuale mister della Juve oltre ad essere l’allenatore del Napoli è nato a Bagnoli.

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L'autore: Giuseppe Spadaro

Direttore Responsabile di Termometro Politico. Iscritto all'Ordine dei Giornalisti (Tessera n. 149305) Nato a Barletta, mi sono laureato in Comunicazione Politica e Sociale presso l'Università degli Studi di Milano. Da sempre interessato ai temi sociali e politici ho trasformato la mia passione per la scrittura (e la lettura) nel mio mestiere che coltivo insieme all'amore per il mare e alla musica.
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