Nuove restrizioni coronavirus: sequestro auto e 4 mila euro di multa

Pubblicato il 24 Marzo 2020 alle 15:27 Autore: Daniele Sforza

Nuove restrizioni Coronavirus inasprite: possibile sequestro dell’automobile e anche una maxi-sanzione fino a 4 mila euro di multa.

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Nuove restrizioni coronavirus: sequestro auto e 4 mila euro di multa

Nuove restrizioni Coronavirus in arrivo: le ultime disposizioni includerebbero il sequestro delle auto e dei veicoli con i quali le persone si spostano senza un motivo valido e maxi-sanzioni pecuniarie, con ammende fino ad un massimo di 4 mila euro. Queste misure sono attualmente al vaglio e hanno la principale finalità di fare da deterrente agli spostamenti facili e senza valida ragione.

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Nuove restrizioni Coronavirus: ecco le ultime misure

La bozza del nuovo o provvedimento è sotto l’esame del Consiglio dei Ministri e include misure e sanzioni ancora più restrittive per limitare gli spostamenti e contenere ulteriormente la diffusione del contagio. Il ministro dell’Interno Luciana Lamorgese ha stabilito le direttive ai fini di applicare le disposizioni contenute nel decreto dello scorso 22 marzo correlato alle attività che devono restare aperte sul territorio e agli spostamenti.

In una comunicazione che il ministro ha comunicato alle prefetture, si ribadisce il divieto per tutte le persone fisiche di trasferirsi o spostarsi con mezzi di trasporto pubblici o privati dal comune nel quale ci si trova attualmente. “Tali spostamenti rimangono consentiti solo per comprovate esigenze lavorative, di assoluta urgenza, ovvero per motivi di salute”.

La misura punitiva originariamente pensata per contenere gli spostamenti (fino a 3 mesi di carcere e fino a 206 euro di ammenda) sono state recentemente considerate troppo leggere. Il capo della Polizia Franco Gabrielli ha fatto notare la necessità di “indicazioni più restrittive” e “sanzioni più efficaci”. Da qui è partito lo studio di una serie di restrizioni ancora più severe per chi non rispetta le regole.

Il deterrente dei 200 euro di multa non è bastato, così si è pensato di aumentarlo a un massimo di 4.000 euro (500 euro la sanzione minima), a cui si aggiunge il fermo amministrativo applicato sul veicolo. Non è ancora una misura ufficiale, visto che si attende l’ok del Consiglio dei ministri. E anche le cifre indicate potrebbero variare.

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L’ordinanza nazionale non è l’unica. Perché in alcuni casi vi sono anche norme regionali come quella della Lombardia che ha decretato una sanzione di 5 mila euro. Ma il deterrente dovrà funzionare particolarmente nelle regioni del Sud. C’è da dire che la maggior parte degli italiani sta seguendo le disposizioni governative. In alcuni casi si segnalano ancora episodi di “disobbedienza”. Nel secondo giorno in cui si registra un trend positivo (contagi in calo) generalizzato lungo tutta la Penisola (anche se il dato dei troppi morti mitiga la consolazione), il presidente dell’Istituto Superiore di Sanità Silvio Brusaferro ha affermato che c’è grande impegno nell’evitare “che le curve di crescita epidemiologica vista al nord non si ripetano al sud”. Ma in alcune regioni soprattutto al sud “si vedono ancora strade piene di gente e situazioni che non vediamo negli altri contesti”.

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L'autore: Daniele Sforza

Romano, classe 1985. Dal 2006 scrivo per riviste, per poi orientarmi sulla redazione di testi pubblicitari per siti aziendali. Quindi lavoro come redattore SEO per alcune testate online, specializzandomi in temi quali lavoro, previdenza e attualità.
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