Vendita auto defunto: come farla e documenti da presentare

Pubblicato il 10 Aprile 2020 alle 15:32 Autore: Claudio Garau

Vendita auto defunto: come funziona in concreto e quali sono gli step burocratici da rispettare per il buon esito della trattativa con il tezo acquirente?

Vendita auto defunto come farla e documenti da presentare
Vendita auto defunto: come farla e documenti da presentare

L’ipotesi che andiamo qui a trattare è tutt’altro che remota: un parente muore e tra i beni in eredità, lascia anche la sua vettura. Gli eredi si domandano allora con quali modalità è possibile vendere questo mezzo a motore, quali sono i documenti e le carte da presentare e, soprattutto, si domandano se è possibile effettuare il trasferimento di proprietà in modo repentino, senza attendere tutto l’iter di successione, proprio per sfruttare l’opportunità di piazzare l’auto e fare un affare. Vediamo allora di seguito che risposte possono trarsi in base alla legge vigente, in relazione alla possibile vendita auto del defunto.

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Vendita auto defunto e accettazione dell’eredità

Sgomberiamo il campo dai dubbi. Il passaggio di proprietà di un qualsiasi bene – non solo l’automobile – rientrante nel cosiddetto asse ereditario, comporta che vi sia anzitutto un’accettazione (tacita) dell’eredità. Accettarla significa dover fronteggiare anche eventuali debiti correlati alla persona ormai deceduta. Infatti, secondo le norme civilistiche l’accettazione di eredità può essere effettuata o in modo espresso, con un atto scritto presso il cancelliere del tribunale o il notaio, o con quello che viene in gergo chiamato “comportamento concludente”, e in cui ricade anche un atto di disposizione dei beni che furono del defunto.

Pertanto, non bisogna pensare che è la dichiarazione di successione a determinare l’accettazione, pur tacita, dell’eredità del de cuius. Piuttosto, la dichiarazione di successione ha una mera rilevanza fiscale. Anzi, anche a seguito di questa dichiarazione, l’interessato potrà accettare l’eredità con beneficio di inventario oppure rinunciarvi.

Quali sono i passaggi da rispettare per venderla?

Per poter effettuare il passaggio di proprietà e quindi la vendita dell’auto del defunto, occorre rispettare una catena di passaggi burocratici e, pertanto, non è possibile fare tutto subito, in modo da venire incontro alle esigenze del compratore di turno, magari assai desideroso di concludere un affare che può giovare ad ambo i contraenti.

Per prima cosa, infatti, è necessario che l’erede che vuole vendere il mezzo a motore, accetti espressamente l’eredità presso un cancelliere di tribunale o un notaio. A seguito di tale accettazione, sarà poi possibile effettuare la trascrizione al Pra di detto passaggio di proprietà a favore dell’erede, entro 60 giorni dall’accettazione (con autentica del notaio): ne seguirà l’emissione del nuovo certificato di proprietà digitale per l’erede. Ma non è finita qui: l’erede interessato a vendere dovrà poi rivolgersi alla Motorizzazione Civile al fine di far aggiornare la carta di circolazione.

Rispettare tali passaggi è obbligatorio, sia che si voglia di seguito effettuare la vendita auto defunto, sia che si voglia – in qualità di erede – conservarne la proprietà. A seguito del citato iter burocratico, sarà finalmente possibile trascrivere, presso il Pra, l’atto di compravendita dell’auto, versando le correlate imposte.

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Quali documenti presentare?

È chiaro che per il buon esito dell’iter burocratico, sono necessari alcuni documenti essenziali. Di seguito ecco quali:

  • la fotocopia di un documento di identità sia dell’erede che del compratore dell’auto del defunto;
  • la Dichiarazione Sostitutiva dell’atto notorio che certifica la qualità di erede;
  • la fotocopia del codice fiscale dell’erede e del compratore;
  • il Certificato di Proprietà Cartaceo o Digitale, in originale (e non quindi la fotocopia);
  • la fotocopia della Carta di Circolazione del mezzo;
  • l’atto di acquisto a causa di morte, ovvero proprio l’accettazione dell’eredità, che deve recare la firma autenticata di tutti gli eredi presenti e la correlata dichiarazione di vendita ad un terzo acquirente.

Concludendo, si tratta – come dovrebbe apparire ormai chiaro – di passaggi formali e burocratici che vanno rispettati uno ad uno, per il buon esito dell’operazione di vendita del veicolo.

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L'autore: Claudio Garau

Laureato in Legge presso l'Università degli Studi di Genova e con un background nel settore legale di vari enti e realtà locali. Ha altresì conseguito la qualifica di conciliatore civile. Esperto di tematiche giuridiche legate all'attualità, cura l'area Diritto per Termometro Politico.
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