Le migliori frasi sulle schede nulle delle elezioni del 1994

Pubblicato il 26 Aprile 2020 alle 22:34
Aggiornato il: 29 Aprile 2020 alle 14:12
Autore: Guglielmo Sano

Un piccolo volume in cui si offre una disamina delle migliori scritte sulle schede, poi annullate naturalmente, delle elezioni del 1994

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Le migliori frasi sulle schede nulle delle elezioni del 1994

Molti italiani ricorderanno la collana “Millelire” edita dalla casa editrice Stampa Alternativa di cui facevano parte dei libretti tascabili e relativamente brevi che costavano appunto poco più di un caffè (qualche decennio fa ovvio).

Quest’ultima era stata fondata negli anni ’70 da Marcello Baraghini, attivista del Partito Radicale. In totale sono stati venduti 22 milioni di libretti: un successo editoriale “rivoluzionario”, non dovuto solo dal prezzo irrisorio ma anche dal contenuto dei piccoli tomi spesso orientato a provocare l’opinione pubblica.

I temi scelti erano spesso decisamente “scottanti” per l’epoca della pubblicazione. Baraghini collezionò ben 137 procedimenti giudiziari a causa del materiale diffuso dalla sua casa editrice E, mentre era latitante, un’amnistia li cancellò tutti quanti in un colpo.

Iniettarsi disinfettante. Come si fa a pensare che sia una buona idea?

“Cazzi vostri io domani vado in Svizzera”

Con la casa editrice Stampa Alternativa ormai in liquidazione, Baraghini ha scelto di mettere online i file pdf di tutti i “Millelire” pubblicati nella lunga storia della collana. Sono scaricabili gratuitamente sul sito della sua associazione stradebianchelibri.com. Tra questi c’è anche “Cazzi vostri io domani vado in Svizzera” a cura di Gian Marco Chiavari, un piccolo volume in cui si offre una disamina delle migliori scritte sulle schede, poi annullate naturalmente, delle elezioni del 1994. Quelle che portarono alla formazione del primo governo Berlusconi: le prime dopo la stagione di Tangentopoli.

Sono riportati di seguito solo alcuni esempi: la frase che dà il titolo al paragrafo è all’interno della sezione dedicata al “sesso maschile”. Senza cadere nella tentazione di interpretare il fenomeno in maniera univoca – ricorda lo stesso autore della raccolta in coda al testo – sarebbe comunque interessante approfondirne l’evoluzione nel corso del tempo. Chissà cosa ne verrebbe fuori sul carattere degli italiani.

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Fonte: Stampa alternativa
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L'autore: Guglielmo Sano

Nato nel 1989 a Palermo, si laurea in Filosofia della conoscenza e della comunicazione per poi proseguire i suoi studi in Scienze filosofiche a Bologna. Giornalista pubblicista dal 2018 (Odg Sicilia), si occupa principalmente di politica e attualità
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