Fase 2 coronavirus: cosa potrebbe cambiare dal 18 maggio. Gli step

Pubblicato il 4 Maggio 2020 alle 12:20 Autore: Guglielmo Sano

La Fase 2 dell’emergenza sanitaria legata alla diffusione del nuovo coronavirus è appena cominciata ma già si pensa al dopo

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Fase 2 coronavirus: cosa potrebbe cambiare dal 18 maggio. Gli step

La Fase 2 dell’emergenza sanitaria legata alla diffusione del nuovo coronavirus è appena cominciata ma già si pensa al dopo. Dal governo assicurano che, in caso di un’ulteriore diminuzione dei contagi, si predisporranno nuovi allentamenti alle restrizioni attualmente in vigore.

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Fase 2: Regioni a diverse velocità dal 18 maggio

Il 18 maggio sembra essere la prossima deadline fissata dal governo per la valutazione dello stato dell’emergenza sanitaria. Così almeno sembra stando alle parole recentemente pronunciate dal ministro degli Affari Regionali Francesco Boccia nel corso della trasmissione di Rai 3 Mezz’ora in più. Secondo Boccia, infatti, dalla suddetta data o al massimo a partire dalla settimana successiva (comunque entro fine mese), si potrebbero cominciare a prevedere delle “differenze territoriali”. Insomma alcune Regioni, in base alle condizioni di sicurezza che avranno costruito, potranno scegliere di allentare maggiormente le restrizioni attualmente in vigore. Per quello che è dato capire potranno essere allargate le maglie dove la situazione epidemiologica risulterà più sotto controllo. In breve: si cominceranno a consentire più riaperture e una più ampia libertà di movimento.

Il 18 maggio e lo sport

La data del 18 maggio è emersa anche nel serrato dibattito in corso tra il ministro dello Sport Vincenzo Spadafora e i club della serie A. Con l’avvio della Fase 2 torna ad essere consentito l’allenamento individuale degli atleti professionisti ma dal governo non si intende mollare la presa sul divieto agli allenamenti in gruppo delle squadre. A tal proposito il ministro ha voluto sgombrare il tavolo da ogni dubbio precisando attraverso la sua pagina Facebook che, sostanzialmente, per quanto riguarda il mondo del calcio ben poco è cambiato rispetto al lockdown. Dunque, prima del 18 maggio nessuna possibilità di scostamento dal divieto alle sedute di allenamento collettivo (della ripresa del campionato poi “non se ne parla proprio”), anche per la valutazione di una riapertura di palestre, piscine e centri sportivi nel loro complesso si dovrà aspettare questa scadenza.

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L'autore: Guglielmo Sano

Nato nel 1989 a Palermo, si laurea in Filosofia della conoscenza e della comunicazione per poi proseguire i suoi studi in Scienze filosofiche a Bologna. Giornalista pubblicista dal 2018 (Odg Sicilia), si occupa principalmente di politica e attualità
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