Dati AGCom aprile 2012

Pubblicato il 18 Maggio 2012 alle 12:20 Autore: Matteo Patané
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Nel contesto di una situazione così alterata dallo scandalo leghista, le testate che hanno dato maggiore spazio alle istituzioni sono state TG1 e Rainews, quelle che hanno privilegiato la maggioranza sono state RepTV30 e TG3 e infine quelle che hanno offerto il maggiore risalto alle forze di opposizione si sono rivelate Studio Aperto e TG4.

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Dati AGCom aprile 2012 aggregati per
area politico-culturale

Analogamente viene modificato il grafico relativo alla distribuzione del tempo politico nei telegiornali: la destra leghista raggiunge un faraonico 46,50% medio nel tempo di informazione televisiva, schiacciando tutte le altre formazioni politiche.
È interessante osservare come sia stato il centro ad essere maggiormente penalizzato dallo spostamento a destra delle tematiche di discussione in televisione, con una riduzione del tempo a disposizione di oltre il 60% sul mese precedente. A ruota, il centrosinistra cala del 44%, la sinistra radicale del 38% ed il centrodestra del 32%. In controtendenza i partiti non allineati alle principali formazioni politiche, in lieve aumento rispetto al mese di marzo.

Studio Aperto e TGCOM24 sono stati i telegiornali maggiormente orientati a parlare dello scandalo Lega Nord, mentre il centrodestra ha tenuto banco soprattutto su RepTV30 e TG3. Il centro moderato è stato rappresentato in particolar modo da TG2 e TG1; il centrosinistra, infine, ha i suoi baluardi su RepTV30 e TG1.

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Dati AGCom 2012

 

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Dati AGCom 2012 aggregati per
Istituzioni – Maggioranza – Opposizione

 

Dati AGCom 2012 aggregati per
area politico-culturale

Le tabelle relative allo storico offrono l’evidenza immediata di quanto l’incremento del tempo dedicato alla Lega Nord abbia sconvolto i trend dei mesi precedenti con picchi spropositati di attenzione mediatica. Sarà interessante osservarne il tempo di riassorbimento, ovvero il tempo di ritorno a situazioni precedenti l’esplosione dell’inchiesta su Belsito, nei prossimi mesi.

Ben più che il valore numerico in sé stesso, i dati AGCom di aprile 2012 permettono di affrontare un tema che spesso uscite demagogiche e superficiali relegano al ruolo di frase di circostanza o aboutade. Esiste un complotto contro la Lega Nord per punirla in qualche modo della sua opposizione al Governo onti? Si è trattato di giustizia ad orologeria scatenata a poca distanza dalle elezioni amministrative per colpire nel momento più delicato il partito di Bossi?
Naturalmente si esclude in questa sede un’analisi di tipo giudiziario, ma è anche vero che nella politica odierna l’immagine dei partiti viene più facilmente distrutta da una campagna mediatica ostile che da una sentenza di condanna nelle aule della giustizia. Da questo punto di vista è evidente che il tempo dedicato alla Lega Nord da tutti i telegiornali nazionali è stato oggettivamente elevatissimo, soprattutto in proporzione ad altri eventi come alle inchieste su Lusi e Penati nel centrosinistra e ai numerosi scandali che travagliano il centrodestra dalla giunta lombarda alle presunte vicinanze di Cosentino con la camorra.
Non è inoltre da sottovalutare il fatto che, in una sorta di faida del tutto interna al centrodestra, siano state le reti Mediaset ad aver maggiormente calcato la mano sulla Lega Nord, offrendo al Carroccio le percentuali più alte in termini di esposizione mediatica.

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L'autore: Matteo Patané

Nato nel 1982 ad Acqui Terme (AL), ha vissuto a Nizza Monferrato (AT) fino ai diciotto anni, quando si è trasferito a Torino per frequentare il Politecnico. Laureato nel 2007 in Ingegneria Telematica lavora a Torino come consulente informatico. Tra i suoi hobby spiccano il ciclismo e la lettura, oltre naturalmente all'analisi politica. Il suo blog personale è Città democratica.
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